Mondo

Al via il Forum di Belém

Il forum sociale mondiale torna in Brasile dopo tre anni di assenza. Tanti i temi che verranno trattati. L'associazione A sud è presente all'avvio dei lavori e illustra il programma dell'evento

di Daniele Biella

E’ appena iniziato il World Social Forum 2009, che dopo tre anni torna in Brasile, nel cuore dell’Amazzonia, dove movimenti sociali, popoli indigeni, associazioni, sindacati, ong e gruppi religiosi si sono dati appuntamento ancora una volta per celebrare il più importante appuntamento globale della società civile organizzata. Oltre 100 mila delegati, appartenenti a quasi 6.000 organizzazioni sfileranno domani per le strade della città di Belem, nello stato di Parà, per la marcia inaugurale del Forum.

Alle 8.30 di oggi (ora brasiliana, le 13.30 in Italia) si parte con la conferenza stampa di lancio, presso nel Teatro Maria Sylvia Nunes, Estação dai Docas, nel centro della città. Alla conferenza  saranno presenti, in rappresentanza dei movimenti sociali dei 5 continenti, attivisti provenienti da Asia, Africa, Europa, Americhe. Anche le popolazioni originarie saranno rappresentante da un delegato, a testimonianza del ruolo più che mai centrale che avranno i popoli nativi in questo FSM. Oltre 4.500 sono fino ad ora i giornalisti accreditati per il FSM.

Alle 14.00 l’appuntamento è invece in Piazza Pedro Texeira dove i rappresentanti di 60 nazioni indigene apriranno l’evento con una cerimonia inaugurale che simboleggerà il passaggio di testimone dai popoli africani (che hanno ospitato l’ultimo Forum svoltosi in forma centralizzata, a Nairobi nel 2007) ai popoli Amazzonici, padroni di casa dell’edizione 2009.

Tra i principali temi sul tavolo per questa 9°edizione del Forum, che si preannuncia carica di novità, ci saranno  come è prevedibile la crisi economica mondiale, i cambiamenti climatici e le alternative al modello di sviluppo. Particolare attenzione sarà dedicata alle proposte provenienti in tal senso dai popoli indigeni  portatori di una idea dello sviluppo altra – in armonia con l’ambiente – e di una idea della economia comunitaria e solidale.

Il 28 gennaio, 2° giorno del Forum, sarà dedicato proprio ai Popoli Pan-Amazzonici, le cui attività si concentreranno prevalentemente su Cambiamenti Climatici e Giustizia Ambientale, Diritti umani, Lavoro, Migrazioni, Criminalizzazione dei Movimenti Sociali, Terra, Territorio, Identità, Sovranità Alimentare. 

Il 29, 30 e 31 saranno invece dedicati alle attività autogestite. Assemblee, dibattiti, panel e laboratori saranno l’occasione per rafforzare e stringere nuove relazioni tra associazioni, movimenti, sindacati e per discutere di proposte e strategie di lotta e resistenza contro la crisi finanziaria, economica,sociale ed ambientale che vive il pianeta.

L’ultimo giorno, il 1 febbraio, prima della manifestazione conclusiva si terranno le assemblee tematiche per discutere in maniera plenaria ed orizzontale dei principali temi e proposte emersi durante i giorni di lavoro.

Già confermata per il 29 la presenza dei presidenti di Brasile, Bolivia, Paraguay, Ecuador e Venezuela, che hanno in comune la caratteristica di essere emanazione dei processi portati avanti dai movimenti sociali nei diversi paesi del continente, divenuto ormai da un decennio – che molto chiamano il decennio dei lumi – punto di riferimento per l’immaginario collettivo mondiale di rivendicazione e di lotta per un mondo diverso e più giusto.

Fonte: Associazione A sud

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