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Al via il Bonus per famiglie non abbienti

Sconti del 15% sulla bolletta del gas naturale a seconda della numerosità del nucleo e del tipo di consumo

di Gabriella Meroni

Al via dal 15 dicembre il bonus gas, un aiuto riservato alle famiglie in difficoltà economica o numerose, introdotto dal Ministero dello Sviluppo Economico e definito nelle modalità applicative dall’Autorità per l’energia, con la collaborazione dei Comuni. Il bonus prevede uno sconto annuo del 15% circa (al netto da imposte) sulla bolletta del gas naturale a seconda della numerosità della famiglia e del tipo di consumo, con riduzioni che possono arrivare fino a 160 euro per le famiglie fino a quattro componenti, mentre le famiglie numerose, con più di tre figli, potranno ottenere una  riduzione fino a 230 euro.

Il bonus ha valore retroattivo a tutto il 2009, per le domande presentate entro il 30 aprile 2010; perciò potrà alleggerire la spesa per una buona parte del riscaldamento dell’inverno passato e di quelli futuri. Diventa così operativa una nuova misura sociale a tutela delle fasce più deboli: infatti lo scorso febbraio è stato avviato il bonus elettrico, grazie al quale oltre 1 milione di famiglie in difficoltà sta già ottenendo uno sconto del 20% circa sulla bolletta elettrica; ora la gran parte di queste famiglie potrà richiedere anche l’agevolazione per il gas, cumulabile con il bonus elettrico.

«È un significativo intervento del Governo Berlusconi a favore delle famiglie numerose e a basso reddito che, così, potranno usufruire di uno sconto anche sulla bolletta del gas», ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, sottolineando poi che «questo sconto del 15% sul gas metano con effetto retroattivo, sommandosi allo sconto del 20% per i consumi elettrici attivato all’inizio dell’anno, amplia ulteriormente le misure attivate dal Governo per sostenere le famiglie». «Abbiamo messo a punto un sistema di solidarietà in grado di aiutare le famiglie bisognose attraverso un contributo del tutto marginale dall’insieme dei consumatori aziendali. Il bonus gas potrà sommarsi al bonus elettrico, garantendo così un sensibile aiuto a chi è più in difficoltà», ha commentato il Presidente dell’Autorità per l’energia, Alessandro Ortis. «I due bonus sono adattabili flessibilmente al mutare delle situazioni familiari dei beneficiari; inoltre, i meccanismi adottati salvaguardano l’opportunità di libera scelta fra le offerte di mercato e l’interesse ad un utilizzo sempre più razionale dell’energia.  Il bonus gas – ha concluso Ortis – andrà a  incidere sulla parte prevalente della spesa complessiva delle famiglie per elettricità e gas: la bolletta gas rappresenta infatti quasi il 70% della spesa energetica totale di una famiglia tipo».

Il bonus nel dettaglio

Il bonus può essere richiesto per il gas metano distribuito a rete (non per il gas in bombola o per il GPL), per i consumi nell’abitazione di residenza.

Per fare domanda, occorre  essere titolari di un contratto diretto di fornitura del gas e di un indicatore ISEE (l’Indicatore di Situazione Economica Equivalente, che non coincide con il reddito personale), non superiore a 7.500 euro; nel caso di famiglia numerosa, con più di tre figli a carico, l’ISEE non dovrà essere superiore a 20.000 euro. Questi parametri economici sono gli stessi che permettono ai clienti domestici di accedere anche al bonus elettrico per disagio economico.

Il bonus può essere richiesto anche da coloro che utilizzano impianti di riscaldamento condominiali, ovviamente a gas naturale, se in presenza dei requisiti sopra elencati Il bonus è determinato ogni anno dall’Autorità per consentire un risparmio del 15% circa sulla spesa media annua presunta per la fornitura tipo di gas naturale (al netto delle imposte). Il valore del bonus sarà differenziato:

– per tipologia di utilizzo del gas (solo cottura e acqua calda; solo riscaldamento; oppure cottura, acqua calda e    riscaldamento insieme); 

– per numero di persone residenti nella stessa abitazione;

– per zona climatica di residenza, tenendo conto delle specifiche esigenze di riscaldamento delle diverse località.

I Comuni italiani sono infatti suddivisi in sei zone climatiche definite per legge dalla “A” alla “F” a seconda delle temperature medie. L’elenco delle zone climatiche è disponibile agli indirizzi internet e numeri di telefono di seguito indicati.


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