Economia

Al via i fondi Eurizon, l’etica si fa ambiziosa

Social investment. Nuovo nome e accorpamenti.Portafoglio cresciuto a 600 milioni, obiettivo di uscire dalla nicchia. La nuova famiglia rileva i Sanpaolo etici e incorpora gli Sri Nextra.

di Christian Benna

Ricomincia da tre il ?sistema etico? di Eurizon Capital, la sgr del gruppo Intesa Sanpaolo. Dopo un anno tormentato, segnato dalle operazioni di fusione tra gli asset management delle due banche e dall?alta marea di riscatti nei fondi comuni di investimento che non ha risparmiato il comparto socialmente responsabile, con deflussi pari a 145 milioni, dal 28 aprile si riparte con una nuova gamma di prodotti. Nuova nel nome, perché i ?vecchi? Sanpaolo etici assumono la denominazione Eurizon (diversificato, obbligazionario e azionario internazionale) e rinnovata pure nel portafoglio, perché irrobustiti – per un patrimonio che supera i 600 milioni – dall?incorporazione dei fondi Sri di Nextra. La strategia non cambia: fuori i titoli ?cattivi?, aziende che macinano utili nell?industria delle armi, pornografia, gioco d?azzardo, dentro invece le imprese con alti standard di responsabilità sociale e ambientale e, a lato, un piano di devoluzioni rivolto a iniziative umanitarie. Cambiano invece le ambizioni, «per un settore» come sostiene Gianluca Manca, responsabile Sri e referente Csr di Eurizon Capital, «a cui serve un colpo d?ala per emergere dalla nicchia di mercato». Una metamorfosi che arriva nel momento più nero per i listini azionari. Una bella sfida. Servirà a dare fiducia ai risparmiatori in fuga dal risparmio gestito? «I motivi per investire in modo socialmente responsabile sono intatti», afferma Manca. «Anzi, le ragioni dell?investimento etico escono dalla tempesta finanziaria rafforzate. Il messaggio è lo stesso con cui siamo partiti nel 1997: partecipare alla vita sociale ed economica attraverso l?investimento oltre la mera beneficenza. Si evita così di avere in portafoglio aziende spregiudicate, con pessime governance, che sfruttano il lavoro minorile e non tutelano i dipendenti, che mirano solo a risultati a breve termine, magari collaborando con regimi dittatoriali».

Il che non significa, però, che investire in maniera etica possa mettere al riparo da scossoni sui rendimenti: «Non esiste un?equazione che assicuri buone performance in nessun campo», ricorda Manca. «Lo ha dimostrato l?intervento di Warren Buffet su PetroChina: il finanziere americano, appoggiato da gruppi di attivisti, ha disinvestito nella compagnia petrolifera cinese perché vicina al regime sudanese, responsabile della repressione in Darfur. Ciò non ha impedito al titolo di PetroChina di apprezzarsi fino a diventare la società prima al mondo per capitalizzazione».

Il senso dell?investimento etico, però, va oltre: «Puntare su aziende con alti standard di Csr significa sostenere lo sviluppo sostenibile e allo stesso tempo mettersi al riparo da brutte sorprese. La crisi subprime, generata da una cecità planetaria, sta riproponendo a tutti i gestori il tema del buon governo delle imprese. Qui i fondi etici possono giocare un ruolo di grande importanza».

Intanto all?interno del comitato etico di Eurizon si discute di cambiamenti futuri, a cominciare da un possibile ingresso del nucleare: «Nessuna decisione è stata presa», dice Manca. «Affrontiamo i temi in evoluzione, incluso il nucleare, che oggi è fuori dal nostro portafoglio. Di una cosa siamo certi: vorremo partecipare ancora di più alla vita della società in cui investiamo».

CARTA D’ IDENTITA’
Eurizon Obbligazionario Etico
Rischio medio
Commissione 0,90%
Patrimonio 281 milionin

Eurizon Diversificato Etico
Rischio medio
Commissione 1,00%
Patrimonio 166 milionin

Eurizon Azionario Internaz. Etico
Rischio alto
Commissione 1,90%
Patrimonio 182 milioni


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