Economia

Al via gli incontri preparatori

Parte oggi su Vita.it il diario di Action Aid dalla Conferenza sullo sviluppo sostenibile

di Redazione

C’è anche una delegazione di Action Aid Italia a Rio de Janeiro, in vista della Conferenza sullo Sviluppo sostenibile (anticipata dal summit dei popoli organizzato dalle Ong). In particolare, Action Aid porterà l’attenzione sul diritto al cibo e sulla battaglia contro i biocarburanti (qui un video per saperne di più). Da oggi, su Vita.it, il diario della ong sull’andamento dei lavori.

a cura di Action Aid Italia

Sono iniziati oggi 13 giugno gli incontri preparatori per Rio+20, la Conferenza delle Nazioni UNite per lo sviluppo sostenibile.
Dal 1972, quando le Nazioni Unite organizzarono la prima conferenza sullo Sviluppo e sull’Ambiente a Stoccolma, è stato costante ma infruttuoso il tentativo di adottare nuovi modelli di sviluppo che permettano di conciliare la crescita con una riduzione dell’inquinamento, della povertà e dell’ingiustizia sociale.

Venti anni dopo la Conferenza di Rio 92, la sfida rimane aperta: come conciliare una migliore qualità della vita con la responsabilità sociale, economica e ambientale?

La conferenza di Rio+20, che si apre il prossimo 20 giugno tenterà di stabilire nuovi paradigmi per conciliare lo sviluppo con la preservazione delle risorse naturali garantendo una pianeta vivibile anche per le future generazioni.

Il focus della Conferenza si articola intorno a due temi: la definizione di green economy come sistema per garantire lo sviluppo sostenibile insieme ad una distribuzione più equa delle risorse e a una maggiore giustizia sociale. E l’ampliamento della governance globale per fare in modo che il processo sia condiviso e partecipativo.

“E’ difficile sperare che in 3 giorni le delegazioni presenti possano trovare un accordo e delle risposte a problemi così complessi  e che coinvolgono un cambiamento radicale dei modelli di produzione e di consumo”, sostiene Roberto Sensi di ActionAid. “Ma è necessario  che il documento finale generi consenso e dia una spinta decisiva nei confronti di un cambiamento dei paradigmi per poter procedere nella direzione di un futuro davvero sostenibile” conclude Sensi.


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