Economia

Al via due nuove fondazioni di comunità

Grazie al sostegno della Fondazione per il Sud

di Maurizio Regosa

La Fondazione per il Sud ha accolto positivamente le proposte di costituzione di due nuove fondazioni di comunità, deliberando così il sostegno alla nascita dei due nuovi soggetti: la fondazione di comunità del Centro Storico di Napoli e quella di Messina. Le due nuove realtà si affiancano alla fondazione di comunità salernitana (costituita lo scorso aprile su impulso e sostegno sempre della Fondazione per il Sud).

La valenza strategia

Un altro successo per la fondazione alla cui guida è appena arrivato Carlo Borgomeo (in foto), che succede al generale Carlo Alfiero, a sua volta successore di Savino Pezzotta. Un’altra tappa nell’articolato percorso di infrastrutturazione sociale che è lo specifico strumento di sostegno e accompagnamento per il Meridione e per il suo sviluppo. In particolare le fondazioni di comunità, per la loro capacità di attrarre risorse, di valorizzarle di valorizzarle con un’oculata gestione patrimoniale e di investirle localmente in progetti di carattere sociale, sono ritenute uno strumento strategico perché realmente capace di favorire processi di sviluppo locale. Riflettono quei «segnali di vitalità» di cui ha parlato Borgomeo intervenendo alla recente Assemblea del volontariato e tracciando un quadro dell’attività della fondazione da lui presieduta (oltre cento progetti, mille soggetti coinvolti, 43mila destinatari, 39 milioni di euro assegnati). Segnali tanto più importanti nel Mezzogiorno, dove «fare volontariato è una scelta importantissima che ha notevoli ripercussioni perché qui occorre costruire la società civile. Giacché lo sviluppo è e deve essere un processo condiviso».

Un sostegno concreto

In cosa si traduce il sostegno della Fondazione per il Sud? Una volta accertati i requisiti per il finanziamento, si concretizza anzitutto nel raddoppio del patrimonio iniziale raccolto dalla fondazione di comunità, compreso tra un minimo di 100 a un massimo di 500 mila euro. A questa misura se ne possono aggiungere altre destinate a consolidare la struttura patrimoniale della nuova fondazione di comunità fino a un massimo di 2,5 milioni di euro e a contribuire all’attività erogativa iniziale e alla copertura di alcune spese di gestione, sempre in una logica grant-making.

Per Napoli

La costituenda Fondazione di comunità del centro storico di Napoli opererà nell’ambito delle due Municipalità che agiscono in quell’area (IIª e IVª). Una zona non particolarmente estesa nella quale vive una popolazione  di circa 200mila abitanti.  Un territorio caratterizzato da una forte situazione di disagio sociale ed economico, che motiva l’esigenza sentita dai promotori di dare vita alla fondazione di comunità, la quale può rappresentare un punto di riferimento per un processo di miglioramento della coesione sociale e di risposta ai bisogni locali. Il Comitato promotore, rappresentativo della comunità locale, è composto dall’Istituto Banco di Napoli – Fondazione e da rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, della cooperazione sociale e del terzo settore, del mondo profit. La prima raccolta di impegni da destinare a patrimonio e alla gestione è di 190 mila euro.

 Per Messina

Quanto alla Fondazione della città siciliana, essa si rivolgerà al territorio metropolitano messinese, anch’esso caratterizzato da forti disagi e da una disomogenea distribuzione della ricchezza. Il Comitato promotore coinvolge le principali reti sociali, educative, istituzionali e della ricerca scientifica dell’area oltre a importanti attori e network sociali nazionali e internazionali.
I soci fondatori sono Ecos-Med, la Ausl5 di Messina, la Fondazione interistituzionale Horcynus Orca, il Consorzio Sol.E., la Fondazione Antiusura Pino Puglisi, Confindustria Messina, Caritas Italiana, Parsec Consortium, Associazione Culturale Pediatri, il Gruppo di Banca Popolare Etica.
Gli impegni di donazione raccolti per il patrimonio iniziale sono di 500 mila euro, il limite massimo previsto dalla Fondazione per il Sud per il raddoppio della dotazione di partenza.

 

Lo sviluppo locale 2009

Nel frattempo si stanno svolgendo alcuni incontri per presentare l’iniziativa Sviluppo locale 2009 per il sostegno allo sviluppo del territorio di specifiche aree meridionali. I prossimi appuntamenti sono: il 15 dicembre a Gonnoscodina (Oristano), il 17 a Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) e il 18 a Muro Lucano (Potenza).  Attraverso l’Invito Sviluppo Locale 2009 la Fondazione sollecita il terzo settore e il volontariato di dieci specifiche aree locali del Meridione, individuate tra quelle caratterizzate da situazioni di particolare disagio economico e sociale, a presentare idee e proposte di intervento per lo sviluppo del territorio.
Per indirizzi e orari, vedi: www.fondazioneperilsud.it


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