Politica

Al via Agenzia per beni confiscati

Si insedierà entro 15 giorni e si occuperà di censire, amministrare e destinare i beni sottratti alla criminalità

di Luca Zanfei

Via libera al piano straordinario contro la criminalità organizzata. A deciderlo è stato il Consiglio dei ministri riunito a Reggio Calabria. Lo ha riferito il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, precisando che l’esecutivo ha approvato il ddl con le nuove norme antimafia, in dieci punti, e varato un decreto legge che istituzionalizza l’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati, con sede nel capoluogo calabrese.

LE 10 MISURE DEL PIANO. Il piano straordinario prevede: l’istituzione dell’Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il Codice delle leggi antimafia, nuovi strumenti di aggressione ai patrimoni mafiosi, nuove misure di contrasto all’ecomafia, nuove misure a sostegno delle vittime del racket e dell’usura, mappa informatica delle organizzazioni criminali, potenziamento dell’azione antimafia nel settore degli appalti, nuove iniziative sul piano internazionale per contrastare la criminalità transnazionale, altre norme di contrasto alla criminalità organizzata.

In particolare, ha spiegato Maroni, “abbiamo assegnato alla Dia una missione prioritaria, l’aggressione ai patrimoni mafiosi”. Inoltre, lo Stato si farà carico dell’assicurazione dei beni degli imprenditori che denunciano gli estorsori.
Poi, con il potenziamento dei controlli nel settore degli appalti pubblici, ne ”garantiremo la trasparenza”. Saranno promosse, hanno detto gli esponenti del governo, le istituzioni della stazione unica appaltante in tutte le province. Inoltre sarà estesa la tracciabilità dei flussi finanziari, secondo il modello già adottato per la ricostruzione in Abruzzo e per l’Expo 2015 di Milano. Sarà creata inoltre, ha spiegato il premier, una white list che include l’elenco delle aziende “pulite”. “In questo modo – ha spiegato Berlusconi – dovranno essere le imprese a svolgere indagini sulle aziende del subappalto”.

Per quanto riguarda le misure contro i reati connessi al ciclo dei rifiuti, il titolare del Viminale ha elogiato il lavoro del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo spiegando che è da poco operativo un sistema informatico sulla tracciabilità dei rifiuti speciali, dalla produzione allo smaltimento. Inoltre è stata affidata alla magistratura antimafia la competenza per il traffico illecito dei rifiuti.

In merito all’istituzione dell’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati, nel Consiglio dei ministri di questa mattina è stato approvato un decreto legge. Roberto Maroni ha reso noto che “entro 15 giorni dall’istituzione dell’Agenzia torneremo in Calabria a inaugurarla. La prima cosa che farà è il censimento di tutti i beni confiscati”. “Abbiamo individuato l’immobile da destinare all’agenzia”, ha detto da parte sua il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti.

LE PRIME REAZIONI. ”Ci auguriamo che l’Agenzia venga pensata e realizzata come una struttura dotata di poteri reali in materia di osservazione e analisi su beni assegnati e sull’iter di quelli da assegnare – ha sottolineato Pina Picierno, deputata del Pd- che lavori in raccordo con le Prefetture, la magistratura e le Forze dell’Ordine, che sappia dare impulso alla destinazione dei beni, garantendo trasparenza delle procedure e accesso all’assegnazione, fornendo un supporto concreto ad associazioni, enti e operatori che prendono in gestione i beni attraverso appositi fondi di garanzia e rotazione per il sostegno finanziario dei progetti di riutilizzo”. Pina Picierno si e’ quindi augurata che sull’Agenzia ”il Governo accetti il confronto con il Parlamento e con le associazioni che si occupano da tempo e con successo di contrasto alle mafie e riutilizzo dei beni a scopo sociale”.

INTERVISTA AL NUOVO COMMISSARIO DELL’AGENZIA. “Venderemo solo i beni che il sociale non vuole”. È questa la promessa di Alberto Di Pace, che con la nuova normativa avrà l’ultima parola in materia: «La mafia comunque non si riapproprierà di nulla».

Inizia un anno di transizione per i beni confiscati alle mafie. Stando agli annunci, il ministro Maroni sembra procedere a tappe forzate verso la costituzione dell’Agenzia nazionale e nel frattempo ha già lanciato un primo segnale di discontinuità. Anche così si spiega la decisione di non rinnovare il mandato di Antonio Maruccia a commissario straordinario, scegliendo al suo posto il prefetto Alberto Di Pace. Il sessantenne ex Commissario dello Stato per la Regione Siciliana è ora chiamato a vestire gli scomodi panni del traghettatore, per di più in un contesto completamente rivoluzionato dalle recenti misure adottate nel pacchetto sicurezza e in Finanziaria…

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