Non profit
Al Terzo settore non basterà più dire: sono qui
Lettera aperta del presidente e del direttivo della Bottega del Terzo settore: «Migliaia di associazioni, di imprese sociali, di luoghi di benessere, crescita e socialità, saranno costretti a fare i conti con la propria riorganizzazione strutturale e finanziaria. Terminata la fase di emergenza il nostro Paese potrà rialzarsi solo se avrà saputo sostenere chi si è sempre occupato di proteggere le persone, ma servono strumenti differenti»
Questo periodo "eccezionale" ci ha ancora una volta confermato che il Terzo Settore è un comparto della società e dell’economia del quale il nostro Paese non può fare a meno, e che, anche in questo momento difficile, sta dimostrando tutto il suo valore etico, sociale ma anche economico. Gli effetti di questa crisi potranno rendere ancora più debole la nostra società e verranno colpite soprattutto le persone in difficoltà materiale e in marginalità sociale. Si allenteranno i legami e le relazioni sociali e migliaia di associazioni, di imprese sociali, di luoghi di benessere, crescita e socialità, saranno costretti a fare i conti con la propria riorganizzazione strutturale e finanziaria. E' per questo che terminata la fase di emergenza il nostro Paese potrà rialzarsi solo se avrà saputo sostenere chi si è sempre occupato di proteggere le persone , oggi quanto mai confuse e vulnerabili e che per fare questo impegna quasi un milione di lavoratori e sei milioni e mezzo di volontari "votati al bene comune" .
La sfida risulta essere ancora più impegnativa ed è per questo che Bottega del Terzo settore non abbandona la sua mission e la sua vocazione di facilitazione delle reti di solidarietà e cooperazione, ed anche in questi giorni , appena dopo la chiusura della nostra sede fisica, ci siamo ritrovati insieme nella nostra "bottega virtuale" con le iniziative di #Iorestoacasaebottega nel tentativo, mai vano, di cucire i rapporti tra i nostri soci e i compagni di viaggio tutti impegnati nel disegnare e progettare nuovi spazi di offerta o rimodulare progettualità che nessuno vuole fermare . Partire come sempre dalle persone e dalla relazione per creare spazi di co progettazione virtuale e ambiti formativi quanto mai indispensabili in un momento "nuovo" come questo.
E proprio di questo si tratta: di un tempo nuovo.
Si è vero noi persone del Terzo Settore ci siamo e saremo sempre pronti a dire "presente", è il nostro DNA che ci genera "confinanti accoglienti verso l'altro " in maniera del tutto naturale ma questa volta crediamo che non basterà continuare a dire "siamo qua noi" perchè questo tempo nuovo ci rivolge nuove domande alle quali rispondere con strumenti differenti e riscoprendo magari nuovi elementi di coesione sociale che ci porterà a vivere insieme le risposte a queste nuove domande, insieme, mondo del terzo settore, istituzioni pubbliche amministrative e scolastiche e religiose ed imprese profit concependo anche nuove imprese ad alto impatto sociale.
Questa è la stagione di un nuovo paradigma che generi spazio all'innovazione radicale di stampo sociale e che metta insieme, come coraggiosi eroi, tutti i protagonisti della nostra Comunità. Ed è in questa stagione nuova che non dobbiamo inoltre dimenticare le nuove generazioni che abbiamo sempre avvicinato in maniera limitata al mondo del volontariato come operatori caritatevoli o al massimo impegnati nel servizio civile al fianco degli erogatori di servizi ma mai presi in considerazione come capaci di dare nuovo impulso progettuale a nuovi servizi di welfare o generatori di start up a grande impatto sociale con accesso ad una propria sostenibilità economica.
Ci sarà bisogno quindi di tutti noi, dei nostri cuori e dei nostri cervelli che si mettono a confronto e condividono un pezzo di strada da fare insieme, ripartendo dalle nostre fragilità che "incollate" assieme a quelle del nostro prossimo generano un’energia capace di essere filo d'oro per cucire nuovi ambiti di welfare comunitario. Bottega Terzo Settore vuole essere quel filo ma ha bisogno di tessitori abili e sempre più formati e coraggiosi verso le nuove sfide che ci pone il post Coronavirus e per questo anche per i prossimi mesi stiamo programmando una serie di attività che volevamo presentare all'Assemblea Ordinaria dei soci prevista per il mese di aprile assieme all'atto di delibera del bilancio dell'anno 2019 e la pianificazione delle attività di questo 2020 che ovviamente sono in via di rimodulazione e verifica costante con gli organi di Fondazione Carisap. Aspettiamo tempi migliori per poterci incontrare tutti in Bottega e approfittiamo delle normative del Decreto Cura Italia che ci mette a disposizione la possibilità di post datare tale assemblea dei soci fino al prossimo autunno. Speriamo comunque, veramente tanto, di non dover aspettare così tanto e poterci rivedere prima nel nostro fantastico "luogo "di Bottega che ha adesso, ancora di più, bisogno di presenze dal vivo e non di volti dietro ad un monitor.
Con questa " viva " speranza vi abbracciamo tutti.
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