Non profit
Al St.Andrews a cena con il mondo per Intervita
Una serata dedicata alle Filippine, primo appuntamento di un viaggio in tre tappe tra cucina e solidarietà
di Intervita
Si terrà il 20 aprile alle ore 20 presso il ristorante St. Andrews di via Monte Bianco 2/A una tipica cena filippina, prima tappa delle cene che Intervita organizza in collaborazione con Bevibene, innovativa società di distribuzione di vini. Obiettivo: parlare di cooperazione allo sviluppo e avvicinarsi alla cultura dei paesi in cui la ONG opera con i suoi progetti. Il costo della cena è di 40 euro a persona vini e donazione a Intervita inclusi. Prenotazioni al n. 02 4814677.
Tra un Chopsuey (stufato di verdure e vitello) e un Adobo (pollo e patate in salsa di soia), in una sala dedicata si potrà incontrare il dott. Giorgio Zucchello, medico e coordinatore dei progetti nel Sud del mondo, che racconterà le attività di Intervita nelle Filippine. Qui l’associazione è presente dal 2004 e nelle regioni di Sorgon e Albay realizza progetti legati a educazione, sanità, infrastrutture e nutrizione con una particolare attenzione ai bambini delle scuole primarie.
I vini per la serata sono selezionati e offerti da Bevibene (www.bevibene.net) che proporrà anche l’acquisto solidale di bottiglie per finanziare i progetti di Intervita. I vini saranno recapitati a casa, con il materiale informativo dell’associazione e i suoi ringraziamenti per il sostegno ricevuto.
I prossimi appuntamenti, sempre presso il St. Andrews, saranno dedicati all’America Latina, con una cena brasiliana lunedì 18 maggio, e all’Africa, con una cena maliana lunedì 16 giugno.
Sostenere i progetti di Intervita è semplice: basta accedere al sitowww.intervita.ite seguire le indicazioni per donare (tramite versamento postale, bonifico bancario, carta di credito o RID) oppure chiamare il numero 848 883388.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.