Mondo
Al Peace Village è arrivata la biblioteca
Nel Peace Village, inaugurato pochi giorni fa a Brovary, nell’oblast’ di Kiev, arrivano i libri raccolti a Bellusco, comune di 7mila abitanti in Provincia di Monza e Brianza, con il progetto “Un ponte di libri per l’Ucraina”. Nelle casette riscaldate, i bambini finalmente possono fermarsi a leggere, studiare e, per qualche ora, sognare
«Vorremmo che cessasse il suono delle armi in tutti i conflitti del mondo, ma non è una decisione nelle nostre mani, non siamo in grado di fermare la guerra, ma possiamo inventarci ogni strada per far avanzare la pace», aveva detto a Bellusco, piccolo comune della provincia brianzola, Grazia Misani quando a novembre 2022 l’Associazione “Tenda della Pace” ha lanciato l’iniziativa “Un ponte di libri per l’Ucraina”.
Dopo avere conosciuto il MEAN-Movimento Europeo di Azione Nonviolenta, “Tenda della Pace” ha infatti proposto al Comune e alle altre associazioni di Bellusco (Prvincia di Monza e Brianza) di creare insieme un progetto culturale di solidarietà per l’Ucraina. Il progetto è stato presentato ufficialmente domenica 13 novembre in occasione della festa di San Martino: centinaia di libri sono stati colorati di bianco che simboleggia la possibilità di scrivere un’altra storia, grazie ad un progetto artistico coordinato da Anna Massironi. Detto, fatto: nasce “Un ponte di libri per l’Ucraina” un progetto per ricostruire, al termine della guerra, una biblioteca pubblica in un Comune dell’Ucraina.
Ci ha pensato il MEAN, a precorrere i tempi, macinando chilometri da e per l’Ucraina devastata dall’attacco russo da oltre un anno. E se a Bellusco continuava la raccolta di libri da mandare in Ucraina, il MEAN con l’architetto Mario Cucinella con l’aiuto di tanti benefettari italiani e maestranze ucraine hanno costruito uno spazio multifunzionale e rifugio climatico a servizio della popolazione civile.
“Peace Village” è un complesso di edifici progettati dall’architetto Mario Cucinella e donato a Brovary dal Movimento Europeo Azione Nonviolenta insieme con il pool di imprese italiane (ScaffSystem di Ostuni e Mannigroup di Verona e anche altre) e il sostegno di tanti cittadini.
In tutto, 300 mq disegnati ricalcando il simbolo circolare del segno della pace, come monumento vivo “alla speranza”. Dotato di due stufe, un generatore e 16 minigeneratori solari, i pezzi di questo piccolo “Villaggio della pace” hanno fatto un lungo viaggio dall’Italia per essere assemblati, avvitati, incastrati e costruiti, a mani nude nel freddo gelido dell’inverno ucraino, dagli abitanti di Brovary anche durante gli allarmi antiaereo. La costruzione della Città della Pace è iniziata il 6 febbraio 2023, l’inaugurazione il 13 marzo scorso.
Nel Peace Village, una delle tre casette è stata attrezzata come spazio per i bambini. Adulti e bambini hanno montato armadi e sedie, sistemato il tappeto, il peluche enorme, i tavolini e le sedie e le poltroncine, gli scaffali biblioteca. La voglia di costruire, sotto le bombe che distruggono, è la cifra di una resistenza civile fiera, che volge in positivo un presente drammatico in questa Resi-Stanza. E i libri di Bellusco arrivati oggi hanno completato e arricchito l’opera e aono già nelle mani dei bambini seduti sulle poltroncine col naso nelle favole e nelle avventure, dimentichi per qualche ora della guerra e delle sirene là fuori.
Nelle casette calde e ben attrezzate, adesso i bambini possono leggere, giocare e studiare, le persone possono incontrarsi, leggere, caricare le batterie di telefoni, riscaldarsi, ricevere altro aiuto necessario o semplicemente chiudere gli occhi, sentire il caldo e ricaricare lo spirito.
«Con gioia e un po’ di commozione abbiamo appreso la notizia che i libri acquistati per i bambini ucraini sono giunti a destinazione nel “Peace Village” di Brovary», ci dicono Grazia Misani della Tenda della Pace, il sindaco di Bellusco, Mauro Colombo, e l’assessora alla Cultura Leila Codecasa.
«La posa della mini-biblioteca in una Resi-Stanza rappresenta la prima tappa di un percorso che ha portato le Associazioni di Bellusco, insieme all’Amministrazione Comunale, a proporre il progetto “Un ponte di libri per l’Ucraina” che avrà, come ulteriore sviluppo, alla fine del conflitto, l’impegno alla ricostruzione di una biblioteca scolastica», continuano.
Intanto quei libri «stanno offrendo squarci di serenità anche nei momenti bui della guerra e per noi rappresentano un ponte che oggi abbiamo attraversato portando libri nei quali abbiamo inserito delle cartoline con i nostri saluti e la disponibilità ad intraprendere una corrispondenza che potrà diventare, un giorno, un vero gemellaggio con un paese ucraino», conclude il sindaco Colombo.
@Foto Vita
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