Non profit

Al lavoro 3mila volontari

Al via la 31° edizione dell'appuntamento promosso da Comunione e Liberazione

di Maurizio Regosa

Ha preso avvio lunediì a Rimini, la trentunesima edizione del Meeting di Comunione e Liberazione. Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore: è questo il titolo dell’appuntamento che si chiuderà sabato prossimo e che, come al solito è stato preparato da un vero e proprio esercito di volontari.

Ferie operose

Incurante del ferragosto e della calura estiva, il primo gruppo si è messo in movimento l’11 agosto. Circa 700 persone si sono radunate nella città romagnola per cominciare ad allestire gli spazi che stanno ospitando l’evento (a parte un piccolo nucleo di 14 persone che lavora a tempo pieno alla sua preparazione, il Meeting viene organizzato, allestito, gestito e poi smontato grazie all’appassionato e generoso lavoro dei volontari: sono oltre 3.000 ogni anno, in gran parte giovani, provenienti dall’Italia e da molti altri Paesi del mondo). Una «avanguardia» (impegnata fino al 21 agosto) formata per lo più da studenti universitari (ne sono giunti circa 500 da varie città, da Bologna, Venezia, Forlì, dalle facoltà di architettura di Milano Bovisa e Leonardo, nonché da Brera) che sono stati affiancati da altri circa 200 volontari, più adulti che hanno messo al servizio la loro esperienza per fare da guida agli studenti nella costruzione del Meeting. Va da sé che hanno utilizzato le loro ferie per mettersi al lavoro e al servizio della manifestazione.

Che cosa hanno fatto?

Tantissimi e vari i compiti loro assegnati nel cantiere del Meeting: c’è chi ha aiutato i falegnami, chi si è occupato di montare i pannelli, chi di verniciarli e chi ha realizzato la grafica, gli allestitori delle mostre ma anche coloro che si sono occupati delle pulizie. Una vera e propria «catena umana» divisa in aree, adulti e giovani in turni dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30. «Per amore all’ideale e alla propria vita, spendono le proprie ferie per collaborare alla costruzione della settimana del Meeting. Questo gesto di amore contribuisce a creare quel clima umano, quel tessuto di convivenza tra uomini di ogni provenienza che, quasi per contagio, possono sentire risvegliato nel proprio cuore quel desiderio di cose grandi che appunto accende l’anima»: è il commento del sito ilsussidiario.net.

E quello che faranno…

Allestiti gli spazi e partita la kermesse, per i tremila volontari provenienti da tutto il mondo il lavoro diventa senza tregua. Sono talmente tanti gli appuntamenti (135 incontri, 8 mostre, 19 spettacoli), talmente numerosi i presenti e gli ospiti (fra loro, religiosi come il vescovo di Ratisbona Muller, l’arcivescovo di Dublino e primate di Irlanda Martin, il cardinale Tauran, l’imam della moschea di Bordeaux Oubrou; rappresentanti politici – dai ministri Tremonti, Sacconi, Alfano, Maroni a Giuliano Amato, Luciano Violante ed Enrico Letta – e del mondo economico-finanziario e sindacale come l’amministratore delegato di Fiat Marchionne, Corrado Passera, Emma Marcegaglia, Cesare Geronzi, Raffaele Bonanni, Paolo Scaroni). Insomma c’è da giurarci che sarà veramente continuo l’impegno della macchina organizzativa (che del resto ha sempre dimostrato la sua efficacia). Quest’anno poi è il trentesimo anniversario del Meeting e dunque si tratta di un appuntamento particolarmente sentito come ha sottolineato Benedetto XVI nel messaggio inviato dal segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone: «Ogni uomo intuisce che proprio nella realizzazione dei desideri più profondi del suo cuore può trovare la possibilità di realizzarsi, di compiersi, di diventare veramente se stesso». Il 2010 è anche il quinto anniversario della morte di don Giussani, mai dimenticato fondatore del movimento. A lui è dedicato un omaggio attraverso le sue parole, le immagini della sua vita e un breve video che documenta la sua struggente passione per la vita: «Io non voglio vivere inutilmente: è la mia ossessione».


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