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Al Jazeera? Meglio di Cia, Fbi e servizi messi assieme

Al Jazeera ha stupito un'altra volta. Mostrando a tutto il mondo che il numero due di Al Qaeda, al Zawahiri, sta bene. Anzi benissimo. Perché? E, soprattutto, a chi giova?

di Paolo Manzo

La rete televisiva araba al Jazeera ha diffuso l’ennesimo video in cui il numero due di Osama Bin Laden, Ayman al Zawahiri, afferma che i mujahidin hanno preso il controllo di gran parte dell’Afghanistan, limitando il movimento delle truppe americane. Bene, benissimo, ne prendiamo atto.

Il medico egiziano super-ricercato spiega con una tranquillità disarmante dalla Tv del Qatar che “l’Afghanistan meridionale ed orientale è diventato un campo aperto per i mujahidin”. Poi tuona che “gli americani rimangono nelle loro trincee, si rifiutano di uscire per scontrarsi con i mujahidin, malgrado le provocazioni e gli attacchi”. Nel video, Al Zawahiri appare con in capo un turbante bianco e un mitra al suo fianco.

Al Jazeera ha già diffuso in passato messaggi audio attribuiti al vice di Bin Laden, che si nasconderebbe assieme al suo capo al confine fra Afghanistan e Pakistan. La domanda, a questo punto sorge spontanea: ci vuole tanto a mettere qualcuno alle costole di chi porta i video? E, soprattutto, cui prodest la messa in onda di siffatti messaggi? La risposta ai lettori e ai tanti membri dell’intelligence antiterrorismo

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