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Al centro del dibattito in Commissione Finanze e Bilancio

Anche il sottosegretario Giorgetti dice che il governo «potrebbe» fare retromarcia

di Sara De Carli

La commissione Finanze del Senato ha concluso ieri i suoi lavori per la “Conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, dando parere favorevole con osservazioni. 

Nessun cenno, nel documento approvato, alla necessità di eliminare l’innalzamento dell’invalidità, anche se nella discussione il tema è stato accennato dallo stesso sottosegretario all’economia Alberto Giorgetti, che ha detto come «dal dibattito siano emerse osservazioni e considerazioni, delle quali il Governo intende farsi carico» e ha citato, quale esempio «la disposizione sull’invalidità civile, che potrebbe essere oggetto di una revisione per evitare che la giusta lotta ai falsi invalidi possa, seppur indirettamente, attenuare le prestazioni nei confronti di alcune categorie di cittadini».

Più dibattuto, il tema, in commissione Bilancio. Qui il senatore Giaretta (Pd) ha citato tra le criticità della manovra «la norma sulle invalidità per i disabili, ritenuta unanimamente da espungere», mentre Mascitelli (IdV) l’ha bollata come «fortemente ideologica», soprattutto «in momento in cui i tagli alle Regioni non potranno che, nuovamente e ulteriormente comportare una riduzione della spesa sociale». Il senatore Vaccari (LNP) ha rilevato che «sul tema dell’invalidità, occorre perseguire gli abusi, senza tuttavia colpire ingiustificatamente alcune patologie. Su questi aspetti auspica che il Parlamento sia in grado di trovare i necessari correttivi». La Commissione Bilancio proseguirà oggi l’esame.


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