Formazione

Aiuti per l’affitto agli inquilini poveri

Ecco delle proposte per aiutare le persone piu' povere a pagare il proprio affitto.

di Redazione

Gazzetta Ufficiale:e’ stato pubblicato il 19 luglio (G. U. n. 167) il decreto del ministero dei Lavori pubblici che prevede aiuti a sostegno degli inquilini meno abbienti, stabilendo al contempo i requisiti minimi per beneficiare dei contributi. Si tratta di agevolazioni previste dalla legge di riforma degli affitti n. 431/98 per incentivare le nuove forme di locazione. Seicento miliardi per il 1999, altrettanti per gli anni 2000 e 2001, sono a disposizione degli inquilini meno abbienti e nel decreto del ministero dei Lavori pubblici pubblico sulla Gazzetta Ufficiale sono stati stabiliti i ?requisiti minimi dei conduttori per beneficiare dei contributi integrativi a valere sulle risorse assegnate al Fondo nazionale di sostegno per l?accesso alle abitazioni in locazione di cui all?art. 11 della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e criteri per la determinazione degli stessi?. Le risorse a disposizione del Fondo nazionale per il sostegno all?accesso alle abitazioni in locazione vengono ripartite annualmente tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano le quali ripartiscono poi i fondi ai comuni. La concessione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione avviene quindi in base a un?apposita graduatoria comunale. Per poter entrare a far parte dei beneficiari occorre avere un reddito annuo imponibile complessivo non superiore a due pensioni minime Inps (circa 20 milioni) e rispetto a questo l?incidenza del canone di locazione deve risultare inferiore al 14 per cento, oppure un reddito annuo imponibile complessivo non superiore a quello determinato dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano per l?assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, rispetto a questo reddito il canone di locazione deve risultare inferiore al 24 per cento. Nel primo caso il contributo arriva a un massimo di 6 milioni, nel secondo a 4 milioni e mezzo. Per i nuclei che comprendono ultrasessantacinquenni o disabili è prevista la possibilità di un aumento del contributo fino al 25 per cento.


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