Famiglia

Aiuti allo sviluppo, sostiene Prodi

Presentato oggi il “Barometro della solidarietà 2007”. Prodi: «Gli aiuti sono importanti anche per un imperativo etico, ma oltre alla quantità bisogna guardare alla qualità»

di Redazione

Volontari nel Mondo – FOCSIV ha presentato oggi in occasione della Giornata Mondiale contro la povertà il Barometro della solidarietà internazionale degli italiani 2007 con il titolo “Solidali in tempi difficili”.

L’indagine commissionata da Volontari nel Mondo – FOCSIV alla Doxa ha visto un campione di 3.000 italiani intervistati sull’emergenze e le problematiche che maggiormente interessano la scena internazionale: fame, disoccupazione, pace, immigrazione, la fiducia nelle Nazioni Unite per il mantenimento della pace globale, la capacità progettuale delle ONG per gli interventi di cooperazione allo sviluppo; dai risultati emerge una forte richiesta al Governo e alle istituzioni pubbliche nazionali di un impegno più forte e preciso nella lotta alla povertà nei sud del mondo. Al dibattito è intervenuto il Presidente del Consiglio Prodi, confermando con la sua presenza la centralità per l’agenda politica italiana e internazionale della solidarietà internazionale.

Anche se, ha detto: «I fondi per la cooperazione e per gli aiuti allo sviluppo vano certamente aumentati, ma un governo deve anche fare delle scelte precise. Perché è vero che bisogna puntare sulla quantità, ma è molto importante anche la qualità e l’utilizzo di questi fondi». Il presidente del Consiglio parla della necessità di «un’organizzazione ed una educazione a questi temi», spiega che un governo, nel momento in cui decide di destinare dei miliardi ai paesi del terzo mondo deve essere sostenuto da un’opinione pubblica che possa capire a condividere queste scelte. anche perché, sostiene il premier, quando si tratta di risorse da suddividere tra i vari settori, il campo della cooperazione non ha troppi difensori. «Il momento della decisione politica per la cooperazione e per gli aiuti al terzo mondo – ribadisce dunque Prodi – è un momento serio. Gli aiuti vanno aumentati perché le disparità sono ancora impressionanti, e c’è quindi anche un discorso etico. Ma nel momento in cui un governo fa scelte in questa direzione, è necessario riflettere non solo sulla quantità degli aiuti, ma anche sulla loro qualità».

Sergio Marelli, Presidente Associazione ONG italiane e direttore generale FOCSIV ha spiegato: «La nostra piazza è composta da quel 64% degli italiani che vogliono la riduzione delle spese militari, da quel 67% che ha fiducia nelle ONG per la gestione degli aiuti, da quei 9 italiani su dieci che vogliono la cancellazione del debito. E non solo, da quei 714.000 italiani che sotto lo slogan dello ?Stand up? si sono alzati in piedi contro la povertà, e da quei 250.000 che hanno marciato da Perugia ad Assisi il 7 ottobre scorso chiedendo pace e meno armamenti».

«Prodi ci ha definito ?pochi?, ma dalla nostra ricerca emerge come i valori della solidarietà siano stabili nel tempo, quindi radicati nella testa e nel cuore di tanti italiani – continua Marelli – e questo deve essere di stimolo al governo e non agire come delega di responsabilità. Il governo deve saper anticipare le tendenze dell?opinione pubblica, deve essere propositivo negli orientamenti e nelle ricette verso la realizzazione del bene comune.
L?obiettivo della società civile ma anche dei governi deve essere quello di formare l?opinione pubblica sui valori della solidarietà, di agire su quel 32% di italiani che dall’indagine risultano compiacenti che hanno bisogno di un ulteriore stimolo per diventare cittadinanza attiva».

E il ruolo del governo lo vediamo quando parliamo di immigrazione, se come rivela l?indagine ben l?81% degli italiani risponde che ?non possiamo più accogliere?. Sottolinea Marelli «Non dobbiamo stupirci di questa risposta se l?opinione pubblica italiana viene formata dai politici e dai mass media su chiavi interpretative opposte alla solidarietà quali lo scontro di civiltà o la mancanza di sicurezza. Affrontare il problema vuol dire anche da parte del governo scegliere sempre i valori dell?accoglienza».

In chiusura del suo intervento Prodi ha accolto con favore la proposta del Presidente della Focsiv Umberto Dal Maso: un tavolo di confronto per assumere insieme le decisioni sulla cooperazione internazionale, le priorità su cui intervenire, la pronta disponibilità del Presidente del Consiglio alla costituzione di questo tavolo ha confermato l’apertura al dialogo del Governo.
«Questo è uno dei rari casi in cui la ricerca scientifica a stimolare il dibattito e a prendere decisioni politiche» ha commentato Valerio Belotti, sociologo dell’Università di Padova curatore del Barometro 2007.

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