Economia

Aiuti allo sviluppo: l’Italia tira a fondo l’Europa

Scooperation di Paolo Manzo.

di Paolo Manzo

L?Italia? Sempre più distante…
?dagli obiettivi dell?Unione Europea in materia di cooperazione internazionale. In base a un?analisi di ActionAid International, infatti, se si confronta il rapporto tra l?Aps (aiuto pubblico allo sviluppo) e il Pil (prodotto interno lordo) nel biennio 2007-2008, appare evidente che l?esborso delle risorse del decreto 159 è stato cruciale nel determinare lo stallo dell?Aps nel 2007 – intorno allo 0,23% del Pil – e il picco – attorno allo 0,28-0,29% – nel 2008. L?Italia quindi non raggiungerà l?obiettivo parziale dello 0,33% nel 2008 indicato nel Dpef di qualche mese fa. Se poi si analizza lo scenario della cooperazione italiana negli anni a venire la situazione è ancora più allarmante. Sulla base dell?andamento degli ultimi anni, infatti, nel 2009, tra l?altro anno della presidenza italiana del G8, l?Aps italiano si aggirerà attorno allo 0,20%. Una percentuale che allontana non solo l?Italia dagli obiettivi prefissati da Bruxelles (che nel 2010 vorrebbe arrivare allo 0,56%) ma anche la stessa Unione europea. Se infatti nel 2010 l?Aps del nostro Paese non sarà almeno allo 0,44%, pari quindi a circa sette miliardi di euro, pure la Ue nel suo complesso mancherà i suoi obiettivi. Chi va con lo zoppo impara a zoppicare, anche in tema di cooperazione internazionale?

La viceministra degli Esteri con delega?
? alla cooperazione internazionale, Patrizia Sentinelli, ha sciolto le riserve su una sua possibile candidatura a vicesindaco di Roma, assieme a Francesco Rutelli. «Se ci saranno le condizioni sono disponibile a iniziare un lavoro politico che abbia al centro la capitale» ha detto. Scooperation aveva anticipato la notizia una settimana fa.

865 milioni di dollari per soccorrere…
?donne e bambini in 39 Paesi colpiti da emergenze umanitarie. È questo l?importo minimo necessario che l?Unicef ha richiesto ai donatori mondiali martedì 12 febbraio attraverso la presentazione del suo annuale Humanitarian Action Report, un rapporto che analizza nel dettaglio le principali aree a rischio. Tra i Paesi maggiormente in crisi, secondo l?agenzia delle Nazioni Unite per l?infanzia, Ciad, Kenya e Mozambico. L?obiettivo onusiano è quello di trovare entro poche settimane i soldi necessari per soccorrere milioni di donne e bambini. Corsa contro il tempo.

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