Politica

Aiuti allo sviluppo fuori dagli impegni Ue? Per le ong è ok

Sergio Marelli, presidente Associazione ONG italiane così reagisce: “Esprimo un pieno appoggio alla proposta del Presidenza Berlusconi avanzata oggi al vertice FAO"

di Redazione

Nel suo intervento al summit della Fao a Roma il Presidente del Consiglio ha proposto di togliere gli aiuti umanitari dai conteggi degli impegni di bilancio che ogni Stato prende con l’Unione europea.

Sergio Marelli, presidente Associazione ONG italiane così reagisce:
?Esprimo un pieno appoggio alla proposta del Presidenza Berlusconi avanzata oggi al vertice FAO secondo cui le risorse destinate agli aiuti umanitari devono essere messi al di fuori delle passività dei bilanci degli Stati, e quindi non subordinati ai parametri e ai meccanismi comunitari di controllo della spesa pubblica. Da anni come ong avanziamo questa proposta convinti che investire risorse negli aiuti ai paesi poveri nella promozione e tutela dei diritti umani, nell?instaurazione della pace a livello planetario non siano un costo bensì un investimento per garantire sicurezza ai nostri cittadini, un futuro per il nostro paese e il diritto di una vita dignitosa per tutti gli esseri umani.
?L?impegno annunciato da Berlusconi ? continua Marelli – di fare di questa richiesta un punto qualificante dell?Italia quando assumerà la Presidenza del Consiglio Europeo è una notizia che accogliamo con grande positività e che attendiamo venga tradotta in politiche e azioni concrete, e sperando che le somme che l?Italia potrà così vantare sarà in linea con gli impegni internazionali sottoscritti dal nostro paese che prevedono per il 2010 lo 0.51% del PIL stanziato per gli aiuti ai paesi poveri?.
Attualmente il nostro paese è fermo allo 0.20% dell?APS, terz?ultimo in Europa.


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