Salute

Aism-Fism, studio su Ccsvi: entro l’estate i primi risultati

Alla ricerca sulla correlazione tra CCSVI e sclerosi multipla è stato destinato l’11% del finanziamento destinato alla ricerca Fism nel 2010

di Redazione

Nell’ambito del nono corso nazionale congiunto di ultrasonologia vascolare (30 marzo – 2 aprile, al centro residenziale universitario di Bertinoro), Aism ha colto l’opportunità di chiarire nuovamente le linee guida essenziali e le motivazioni profonde dello studio che sta conducendo sulla prevalenza della CCSVI nella sclerosi multipla. In tale occasione sono intervenuti il professor Mario Alberto Battaglia, presidente Fism, e la dottoressa Paola Zaratin, Ricerca scientifica Aism. 
Lo studio si è reso necessario nel momento in cui i primi studi del professor Zamboni (Università di Ferrara) e del gruppo del professor Zivadinov (università di Buffalo) hanno suggerito un’associazione tra insufficienza venosa cerebrovascolare cronica (CCSVI) e sclerosi multipla. Sulla base di tale ipotesi la Fism ha voluto produrre la migliore risposta possibile per tutte le persone con sclerosi multipla, e lo ha fatto finanziando uno studio epidemiologico e multicentrico, basato su un campione  di pazienti molto ampio e rigoroso.

Oltre ai due esponenti dell’associazione ha partecipato come relatore il professor E. Stolz, della clinica neurologica dell’Università di Giessen, in Germania, oltre che parte dello steering committee dello studio Aism-Fism. Il professor Stolz, nell’ambito dello stesso panel, si è occupato di Anatomia e fisiopatologia della circolazione venosa extra-intracranica. 
È inoltre intervenuto il professor Massimo Del Sette, presidente della Sinsec (Società italiana di neurosonologia ed emodinamica cerebrale) e parte dello steering committee dello studio Aism-Fism. Il suo compito è stato quello di illustrare tecnicamente il metodo con il quale verranno effettuati gli esami sonologici per verificare la presenza di CCSVI nei soggetti arruolati per la sperimentazione.

Lo studio Aism e Fism si svolge in cieco su 2000 soggetti tra cui, 1200 persone con sclerosi multipla, 400 persone sane e 400 persone affette da altre patologie neurodegenarative. Sono già state completate le analisi neurosonologiche su alcuni pazienti nei centri di Genova, Reggio Emilia e Trieste. 
La ricerca sulla correlazione tra CCSVI e sclerosi multipla rappresenta un’attività di grande importanza per l’Associazione. A questa attività di ricerca infatti, è stato destinato l’11% di quanto stanziato per la ricerca Fism per il 2010.

«Siamo certi che lo studio epidemiologico Aism e Fism sia in grado di dare tutte le risposte di cui la persona con SM ha bisogno in questo momento. La comunità scientifica è fortemente impegnata per condurre uno studio di alta qualità scientifica. I centri clinici sono partiti con gli esami diagnostici e, entro l’anno, avremo dati certi sulla presenza di eventuali malformazioni nelle diverse forme di sclerosi multipla. Solo su chi avesse la CCSVI avrebbe senso condurre uno studio sperimentale clinico. Per questo, per lo stato delle attuali controverse conoscenze scientifiche, consigliamo fino a quel momento di non sottoporsi all’intervento di angioplastica e, nel caso si decidesse comunque di sottoporvisi, di chiedere le necessarie garanzie al proprio medico», così commenta dalla sede del corso il professor Mario Alberto Battaglia Presidente Fism. «Proprio nei giorni scorsi è stato diffuso alle Regioni dal ministero della Salute il parere documentato e frutto del confronto con tutte le società scientifiche del Consiglio Superiore di Sanità che invita alla prudenza e alla conduzione di ricerche serie su questa materia».

A conclusione dell’incontro il dottor Massimo Del Sette, presidente della  Sinsec  (Società ItalianaNeurosonologia ed Emodinamica Cerebrale), che ha organizzato  il Corso insieme alla Sidv-Giuv (Società Italiana di Diagnostica Vascolare), ha espresso «grande soddisfazione per la numerosa partecipazione all’evento e per il costruttivo dibattito che si è sviluppato tra i presenti sia sullo studio Aism-Fism sia sugli ulteriori sviluppi che sul piano della conoscenza scientifica possono derivare dallo studio dell’emodinamica cerebrale nelle malattie neurodegenerative».

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