Non profit

Aisla: dubbi sui fondi Sla nel “milleproroghe”

Le perplessità dell'associazione guidata da Melazzini, in una lettera inviata al sottosegretario Gianni Letta e ai ministri Tremonti e Fazio

di Redazione

Perplessità e qualche dubbio, dall’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla) onlus sulle modalità dello stanziamento di cento milioni di euro in favore della ricerca e assistenza ai malati di Sla stabilito nell’ambito del Decreto “milleproroghe”. A esprimerla il presidente dell’associazione, Mario Melazzini, in una lettera inviata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, ai ministri della Salute Ferruccio Fazio e dell’Economia Giulio Tremonti per avere chiarimenti e chiedere un incontro per confrontarsi sull’attuazione del decreto.

Nella missiva Melazzini ribadisce come «questo stanziamento sia stato accolto con soddisfazione, ma anche con perplessità e qualche dubbio dall’Aisla onlus poiché, pur essendo in sè positiva la disponibilità di tali fondi in favore delle persone con Sla, lascia perplessi il fatto che non si tratta di risorse aggiuntive ma, di fatto, tolte dalla quota del 5 per mille privando tante associazioni di volontariato, impegnate quotidianamente nel supporto alle persone fragili e con disabilità, di risorse assolutamente vitali, andando a configurarsi un potenziale danno all’intero mondo delle persone con disabilità e dei loro familiari».

Partendo da questi presupposti, Melazzini si augura che a ciò «si possa porre rimedio» e che «le istituzioni preposte provvedano a stilare un percorso, peraltro già tracciato dalla Consulta ministeriale per le malattie neuromuscolari, prima di erogare questi fondi, attraverso i ministeri competenti e anche attraverso le Regioni». Per questo il presidente di Aisla onlus ha richiesto ai rappresentanti del Governo «un incontro per approfondire il percorso di attuazione del Decreto».

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