Volontariato

Aim, ricerche e aiuti per i mielolesi

È questo il percorso dei fondatori dell’Aim, l’associazione italiana mielolesi, al principio degli anni ’90.

di Antonietta Nembri

Hanno scoperto la tetraplegia dopo l?incidente di Sergio, un collega di lavoro, e sono così arrivati a prendere coscienza dei problemi legati alla compressione o al tranciamento del midollo spinale. È questo il percorso dei fondatori dell?Aim, l?associazione italiana mielolesi, al principio degli anni ?90. Presa coscienza del fatto che tra le principali vittime di incidenti stradali, sportivi e sul lavoro che portavano alla paralisi (para o tetraplegia) per lesioni irreversibili al midollo vi sono moltissimi giovani, Enrico Barilli insieme ad altri avvocati (tra i quali i fratelli di Sergio, Paolo e Marcello Giucastro) ha dato vita all?Aim, che conta un migliaio di amici in tutta Italia. Due gli ambiziosi obiettivi dell?associazione: finanziare la ricerca che mira a guarire le lesioni del midollo spinale, da una parte e dall?altra fornire assistenza ai disabili in precarie condizione economiche così che possano avere una vita dignitosa. Si tratta di aiuti una tantum che vengono fatti su segnalazione dei Comuni o da parte di altri enti. Sul fronte della ricerca, due i filoni finanziati fino a oggi: il primo riguarda una ricerca condotta negli Usa dal professor Wise Young; il secondo, tutto italiano è relativo alla ricerca del professor Alfredo Gorio del Dipartimento di Farmacologia medica dell?Università degli Studi di Milano. In Italia si fa ancora molto poco sul fronte della ricerca e proprio per questo motivo che l?Aim cerca di sensibilizzare anche il mondo politico sui problemi dei mielolesi.

Nome:AIM – Associazione Italiana Mielolesi
Indirizzo:piazza Sant’Agostino, 20 20123 – Milano
Telefono:02461975
Referente:Paolo Giucastro
Scopo:finanziare la ricerca sulle lesioni al midollo spinale e fornire assistenza i disabili
Anno di nascita:1990

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