Non profit
AIFO: Il primo villaggio che ritorna in mare con proprie barche dopo lo tsunami
Il seguente messaggio è giunto alla sede AIFO da parte di Fr. George Kannanthanam, direttore del progetto AIFO di Sumanahalli
di AIFO
Sumanahalli Society, un progetto dell?Arcidiocesi di Bangalore e dell?AIFO, che lavora per i pazienti affetti da lebbra e HIV dal 1978, è stato il primo gruppo esterno a raggiungere Cuddalore per l?opera di assistenza, essendovi giunta la mattina del 28 dicembre. Siamo riusciti a fornire assistenza a 23 villaggi, con il supporto di quasi 30 organizzazioni e istituzioni, soprattutto ANESWAD (Spagna). Ci siamo subito presi cura di 40 case temporanee e supporto all?istruzione di oltre 1.000 bambini.
Successivamente, per un lavoro a lungo termine, o adozione, l?amministrazione del Distretto ci ha assegnato due villaggi, Madavapalam e Annankovil per il nostro lavoro con una popolazione combinata di 80 famiglie, a 20 chilometri da Cuddalore, in Tamil Nadu.
La principale necessità della gente era di tornare in mare: barche e reti. Sumanahalli, con l?aiuto della Bangalore Clothing Company, ha organizzato 10 barche e reti al costo di 1.500.000 rupie (27300 euro). Altre 10 barche sono quasi pronte per l?altro villaggio.
La maggior parte di queste persone non hanno mai posseduto una barca, ma lavoravano per conto di altri. Ora le barche saranno di proprietà condivisa da sei famiglie del villaggio. Anche le vedove del villaggio sono state rese partecipi del team e così tutti nel villaggio sono proprietari di barche. Ciò modificherà in meglio la struttura socio-economica dei villaggi.
Le barche sono state consegnate alla popolazione il 18 gennaio nel villaggio di Madavapalam, dall?arcivescvo di Pondicherry, Monsignor Anandarayar, e dal collettore di Distretto, Shri Gagandeep Singh Bedi. I pescatori sono poi tornati immediatamente in mare.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.