Non profit
Aifa: Uso smodato in Italia
Il nostro paese ha i tassi più alti di resistenza al farmaco. E un uso responsabile comporterebbe un risparmio di oltre 400 milioni di euro
L’Italia è tra i Paesi europei, preceduta solo da Grecia e Cipro, al più alto consumo di antibiotici e più alto tasso di antibioticoresistenza.
Il maggiore consumo si registra al Sud con in testa Campania, Puglia e Sicilia che insieme determinano quasi il 60% di tutto l’eccesso di consumi di antibiotici nel nostro Paese.
Partendo da questo dato, è partita la campagna di comunicazione “Antibiotici, difendi la tua difesa. Usali con cautela”, volta a sensibilizzare i cittadini su l’uso corretto di questi medicinali e realizzata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) in collaborazione con l’Istituto superiore di Sanità e il patrocinio del ministero della Salute.
Obiettivo della campagna, giunta alla terza edizione, è dunque promuovere un uso appropriato degli antibiotici e anche limitare l’eccesso di spesaliberando risorse da destinare all’innovazione, oltre che ridurre lo sviluppo del fenomeno della resistenza agli antibiotici. Uno studio dell’Aifa ha dimostrato che il risparmio complessivo che potrebbe derivare dall’effetto congiunto di una maggiore appropriatezza dei consumi e della riduzione dei costi è di 413,1 milioni di euro, pari al 3,7% della spesa farmaceutica convenzionata 2009. A livello di singola regione, inoltre, il risparmio ottenibile inciderebbe considerevolmente sul valore dello sfondamento della loro spesa: nel Lazio per il 29% , in Puglia per il 43% e in Sardegna per il 20%”.
Due i messaggi fondamentali per il cittadino: “Usa gli antibiotici solo quando necessario, dietro prescrizione del medico e secondo le modalità da lui indicate” e “gli antibiotici non curano le malattie virali: non prenderli per raffreddori e influenza”. La campagna di comunicazione proseguirà fino alla fine di gennaio 2011: spot verranno trasmessi da tv e carta stampata e locandine saranno affisse su autobus e negli aeroporti e stazione ferroviarie.
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