Salute

Aids: Vaticano, fermate il genocidio

La Santa Sede fa appello alle case farmaceutiche perche' queste abbassino i prezzi e permettano così di debellare il flagello che sta mettendo in ginocchio il Continente africano

di Redazione

Fermiamo il genocidio dei malati di aids in Africa, un flagello che colpisce in particolare milioni di bambini, una strage che puo’ essere bloccata come sta avvenendo nel resto del mondo occidentale: sarebbe sufficiente che le multinazionali farmaceutiche abbassassero i prezzi dei farmaci. E’ il nuovo, pressante, appello fatto oggi dal Vaticano, in occasione della presentazione del messaggio della quaresima dedicato alla difesa dei bambini. Intervento che ribadisce con forza quelli pronunciati alle riunioni del Wto e davanti all’assemblea Onu dai rappresentanti pontifici. Proprio Giovanni Paolo II, parlando della violenza contro i minori ha sollevato il problema: ”Che dire della tragedia dell’Aids con conseguenze devastanti in Africa? Si parla ormai di milioni di persone colpite da questo flagello, e di queste, tantissime sono state contagiate sin dalla nascita’. L’umanita’ non puo’ chiudere gli oggi di fronte a un dramma cosi’ preoccupante!”. ”Questi bambini – ha sottolineato il presidente del pontificio consiglio Cor Unum, mons. Paul Josef Cordes, in una conferenza stampa in Vaticano – muoiono perche’ non hanno le medicine. Bisogna fare una pressione pubblica per convincere le case farmaceutiche ad abbassare i prezzi per curare le vittime dell’Aids”. La necessita’ di avere medicine a basso costo per affrontare il drammatico problema dell’aids in Kenya e’ stata sollecitata con forza da padre Angelo D’Agostino, fondatore e direttore medico del villaggio in Kenya, anche lui intervenuto nella conferenza stampa in Vaticano: ”Oggi circa 400 persone muoiono ogni giorno in Kenya per aids. Eppure, in Europa e in America del Nord” la malattia sta diventando sempre meno mortale e sempre piu’ cronica: ”Perche’ questa differenza?”, si e’ chiesto il religioso: ”E’ per l’azione di genocidio dei cartelli farmaceutici che rifiutano di abbassare i prezzi per l’Africa, nonostante abbiano realizzato profitti per 517 miliardi di dollari nel 2002”. Secondo i dati del pontificio consiglio Cor Unum, l’organismo che gestisce le attivita’ caritative del papa, nel mondo sono due milioni e mezzo i bambini vivono segnati dall’Aids, uno su cinque e’ morto nel 2003. L’Organizzazione mondiale della Sanita’ conta 11 milioni di bambini orfani, soltanto in Africa, a causa del ”terribile flagello” che ha colpito i loro genitori. Ma stime parlano di 30 milioni di bambini abbandonati a fine decennio. Cor Unum ha anche lanciato un’iniziativa concreta: la vendita di un francobollo dedicato ai bambini vittime dell’aids da parte delle poste vaticane e una raccolta di fondi per un centro dedicato ai piccoli malati . L’aspettativa di raccolta fondi e’ di 500 mila euro solo dalla vendita del francobollo (che sara’ emesso a maggio con il valore di 0.45 euro) il cui ricavato andra’ al papa per la realizzazione del progetto di aiuti per i bambini orfani in Kenya. La raccolta di fondi (in Italia e’ stato attivato un conto corrente postale dove versare le offerte n. 603035) servira’ per realizzare il ‘Nyumbany Village’ per bambini orfani di Aids nella diocesi di Nairobi, il quale servira’ da modello per villaggi simili in Africa. Un’iniziativa che ”vuole essere invece un segno – ha detto mons. Cordes – che la chiesa opera per far recepire a chi soffre la vicinanza di Dio. Ma anche un segno che, al di la’ di tante parole, la Chiesa opera sul campo e opera con efficacia”. (ANSA). VN 29-GEN-04 13:42


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