Salute
Aids: sit-in associazioni davanti al Ministero della Salute
Due organizzazioni chiedono ripristino della convenzione tra l'Ospedale San Camillo e lo Spalazzani di Roma per la cura ai pazienti colpiti dal virus
di Redazione
Le organizzazioni del Coordinamento romano Hiv e il Network italiano persone sieropositive (Nps) hanno indetto per giovedi’ un ‘sit-in’ di protesta davanti al ministero della Salute per chiedere il ripristino della convenzione tra gli ospedale San Camillo e Lazzaro Spallanzani di Roma, sospesa qualche settimana fa per motivi economici. Tale accordo permetteva ai pazienti ricoverati allo Spallanzani di usufruire delle consulenze specialistiche diverse dall’infettivologia (Cardiologia, Ginecologia, Oncologia e quant’altro) finora erogate dal San Camillo. Una situazione – sottolinea una nota Nps Italia onlus – che degenerando sta seriamente mettendo a rischio la vita di molti pazienti Hiv positivi all’interno della struttura ospedaliera romana, privati di diagnosi precoci e interventi specialistici. Quelli in cura ma non ricoverati sono gia’ stati in parte ‘dirottati’ altrove grazie all’intervento del Coordinamento romano Hiv, per poter effettuare piccoli interventi chirurgici e visite ai quali non avevano piu’ accesso. Dopo aver tentato invano di responsabilizzare San Camillo e Spallanzani sulla necessita’ di tutelare i pazienti, ed essersi rivolti sia all’assessore alla Sanita’ della Regione Lazio Augusto Battaglia che al ministro della Salute Livia Turco senza aver ottenuto risultati – conclude la nota – il Coordinamento romano Hiv e Nps hanno dunque organizzato l’iniziativa del 15 giugno come ultimo atto di una protesta che, se non avra’ presto un esito positivo, potrebbe finire sul tavolo della magistratura.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.