Salute

Aids: si apre la Sessione straordinaria Onu

Nel prossimo numero, Vita Non Profit Magazine pubblica un dossier speciale che mette a confronto aziende farmaceutiche e società civile sulla sfida Aids

di Joshua Massarenti

Si è aperta oggi a New York la Sessione straordinaria dell?Assemblea generale delle Nazione Unite sull?Hiv/Aids. Dodici capi di Stato, un centinaio di ministri e un migliaio di rappresentanti della società civile e del settore privato si confronteranno fino al 2 giugno per tracciare un bilancio delle misure prese negli ultimi cinque anni per frenare la pandemia più devastante al mondo e delineare un nuovo piano d?azione per i prossimi anni. In coincidenza con la Sessione straordinaria, Vita Non Profit Magazine pubblica nel suo prossimo numero un dossier speciale di dodici pagini che mette a confronto le aziende farmaceutiche e la società civile sulla sfida della sanità globale. La Sessione Onu coincide poi con la pubblicazione dell?ultimo rapporto di Unaids (il Programma di lotta internazionale all?Aids) reso noto al pubblico ieri. Con 25 milioni di morti in 25 anni il mondo sta perdendo la guerra contro l’Aids denuncia in sintesi Unaids. “Nonostante i notevoli risultati, la risposta mondiale all’epidemia è stata meno che adeguata”, si legge nel dossier che contiene i dati finora più approfonditi Paese per Paese basati su informazioni provenienti da 126 governi e gruppi umanitari in oltre 30 nazioni. Negli anni successivi alla prima descrizione del virus dell’Aids nel giugno 1981, la malattia e il virus Hiv che lo provoca si sono “sparsi inesorabilmente da pochi focolai isolati a praticamente tutti i Paesi del mondo uccidendo 25 milioni di persone e contagiando 65 milioni”, si legge nel rapporto, il decimo dell’Unaids. I ricercatori “hanno prodotto montagne di dati su come prevenire e curare la malattia”, ma le iniziative anti-Aids e i loro risultati variano grandemente da Paese a Paese. “Dato che questa pandemia e i suoi costi umani non possono esser capovolti nel breve termine, è necessario uno sforzo costante di ampia scala per i prossimi decenni”, afferma il rapporto. L’epidemia globale dell’Aids ha raggiunto il suo apice alla fine degli anni Novanta e circa 1,3 milioni di persone nel mondo in sviluppo sono oggi curate con farmaci retrovirali che solo lo scorso anno hanno salvato 300 mila vite umane. Dati in chiaroscuro. Secondo dati raccolti in 70 Paesi, quattro volte più persone rispetto cinque anni fa si sottopongono al test anti-Aids, anche se l’ostracismo che ancora circonda la malattia fà si che una vasta maggioranza dei quasi 40 milioni di sieropositivi oggi nel mondo non siano in realtà consapevoli di essere infetti. Tra i trend positivi il rapporto Unaids ha citato anche uno sforzo maggiore all’educazione anti-Aids nelle scuole. Nel 74 per cento delle scuole elementari e nell’81 per cento delle scuole medie di 58 paesi oggi si parla di Aids, un argomento considerato a lungo tabù. Ciò nonostante ogni anno i nuovi casi di infezione nel mondo restano a livelli elevatissimi: 4,1 milioni con 2,8 milioni di morti nel 2005, contro 4,9 milioni di nuove infezioni e 3,1 milioni di morti l’anno precedente. Fondi insufficienti. Secondo il rapporto la lotta all’Aids ha bisogno di molti più fondi di quanti siano attualmente a disposizione: gli 8,9 miliardi di dollari disponibili nel 2006 impallidiscono rispetto ai quasi 15 miliardi di dollari di cui ci sarebbe bisogno. Secondo l’Unaids le stime per il 2008 prevedeno un fabbisogno di 22,1 miliardi di dollari, 11,4 miliardi soltanto per i piani di prevenzione. Insomma di questo e altro si parlerà durante la Sessione a cinque anni di distanza della Dichiarazione di impegno degli Stati membri delle Nazioni Unite a rimuovere il pericolo dell?Aids entro il 2010. In questi giorni, gli Stati membri concentreranno la loro attenzione sulle misure da adottare per rafforzare la politiche di prevenzione all?Aids, accrescere le cure in vista di un accesso universale ai farmaci entro il 2010 e migliorare i sistemi sanitari nei paesi del sud mondo. La riunione prevede inoltre una serie di incontri e workshop dedicati al?ampliamento dei mezzi finanziarie per la lotta all?Aids e soprattutto all?armonizzazione delle politiche di prevenzione. Per la prima, una persona colpita dal virus Hiv/Aids si esprimerà davanti all?Assemblea generale. Tra gli oratori, ci saranno il Segretario generale dell?Onu, Kofi Annan, il Presidente dell?Assemblea generale Jan Eliasson e il Direttore esecutivo di Unaids Pter Piot. Per info vai sul sito delle Nazioni Unite e dell’Ungass Leggi anche l’ultimo rapporto di Unaids

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