Salute
Aids: risoluzione Ue per farmaci accessibili
Approvato un emendamento in cui si invita la Commissione Ue e gli Stati membri a versare un contributo di almeno 1 miliardo di euro al Fondo mondiale di lotta contro l'Aids
Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione comune, in occasione della Giornata modiale di lotta contro l’Aids, nella quale si insiste sull’importanza ”di assicurare che l’obiettivo di fornire ai paesi in via di sviluppo medicinali a prezzi accessibili non sia messo a repentaglio da procedure eccessivamente restrittive od onerose ne’ dalla reimportanzione nell’Unione europea di farmaci fabbricati su licenza obbligatoria”.
In particolare nella risoluzione sottoscritta da Ppe, Pse, Adle, Verdi e Sinistra europea, il Parlamento sollecita una deroga all’applicazione del accordo Trips ”in modo da consentire alle imprese farmaceutiche nei paesi in via di sviluppo di continuare a fornire medicinali generici a basso costo”, dopo il primo gennaio 2005. Il Parlamento europeo chiede inoltre alla Commissione Ue ”di assicurare che siano disponibili maggiori risorse nel quadro delle prospettive finanziarie 2007-2013 allo scopo di finanziare una risposta ben piu’ incisiva al problema dell’Hiv/Aids, anche mediante un contributo pluriennale al Fondo mondiale per la lotta all’Aids, alla malaria e alla tubercolosi”.
In questo senso l’euroassemblea ha adottato un emendamento proposto da Vittorio Agnoletto (Prc) per sollecitare la Commissione Ue e gli Stati membri a versare un contributo di almeno 1 miliardo di euro al Fondo mondiale di lotta contro l’Aids ”su base duratura”. I deputati europei hanno anche adottato un paragrafo nel quale si invitano ”gli Stati membri dell’Unione europea, e in particolare il governo italiano, a rispettare l’impegno di contribuire al Fondo mondiale per la lotta all’Aids e di assicurare il proseguimento di tutte le azioni in corso”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.