Salute

Aids: per l’Onu in 20 anni 20 milioni di morti

La situazione e' esplosiva in Russia

di Gabriella Meroni

Vent’anni dopo l’identificazione dell’Aids (Sindrome da immunodeficienza acquisita), questa terribile malattia ha gia’ ucciso piu’ di venti milioni di persone e la maggioranza degli altri quaranta milioni affetti dal virus Hiv moriranno se non potranno usufruire delle cure disponibili, secondo l’Unaids. Nel 2001, l’Aids avra’ causato la morte di tre milioni di persone e un po’piu’ di cinque milioni di nuove infezioni, portando a 40 milioni il numero nel mondo delle persone viventi affette dal virus, tre quarti delle quali, corrispondenti a 28,1 milioni, solo nell’Africa subsahariana. Lo afferma il rapporto annuale pubblicato oggi dall’Unaids, il programma delle Nazioni Unite per l’Hiv-Aids, e l’Organizzazione mondiale per la sanita’. ”Dall’inizio dell’epidemia, piu’ di 60 milioni di persone sono state infettate dal virus. l’Hiv-Aids e’ attualmente la prima causa di morte nell’Africa subsahariana ed e’ al quarto posto al mondo della classifica delle malattie piu’ mortali”, precisa il rapporto. L’Europa orientale e l’Asia centrale, e in particolare la Russia, sono caratterizzate dalla ”piu’ rapida crescita dell’epidemia nel mondo” e ”dal numero di nuove infezioni, che aumentano in numero esponenziale”. La situazione e’ esplosiva in Russia dove ”il totale delle infezioni denunciate oltrepassa i 129mila casi dall’inizio dell’epidemia” secondo il rapporto. La cifra, secondo gli esperti, si aggira gia’ in realta’ tra i 600mila e gli 800mila casi.


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