Salute

Aids: Onida, urge iniziativa Paesi ricchi

Secondo l'economista al G8 in Canada non si è prestata attenzione a questo dramma. «Un caso di mancato governo della globalizzazione»

di Giampaolo Cerri

Sull’Aids «urge ormai una iniziativa coraggiosa da parte dei paesi ricchi, che nel recente ritiro del G8 in Canada non sembrano averci dedicato molta attenzione, nonostante le dichiarazioni iniziali». È quanto afferma Fabrizio Onida in un articolo pubblicato oggi su La Voce, portale economico. Onida propone «da un lato, un massiccio finanziamento pubblico della ricerca clinico-farmaceutica pubblica e privata in questo campo, che riduca i costi della sperimentazione farmacologica e clinica per le case produttrici e in tal modo consenta di ridurre i prezzi finali. Dall’altro lato, un incremento consistente dell’ aiuto pubblico allo sviluppo specificamente indirizzato a sussidiare la differenza tra prezzo riconosciuto alle case brevettanti e prezzo fatto pagare alle popolazioni più povere». Secondo l’economista «Il dramma dell’Aids nei paesi poveri (40 milioni di persone infettate da virus HIV e malati di Aids, di cui 28 nell’Africa nera, 5 milioni di nuovi contagiati nel 2001, solo il 2% dei malati in cura, e quasi tutti nei paesi ricchi) non è più solo una emergenza umanitaria. E’ un caso eclatante di mancato governo della globalizzazione».


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