Salute

Aids, Msf: “Il G8 non sia solo una passarella”

Il monito di Medici senza frontiere nel giorno di apertura dei lavori a Sea Island in Georgia

di Stefano Arduini

Il G8 che si apre oggi a Sea Island in Georgia non puo’, e non deve essere, l’ennesima passerella per grandi promesse in tema di lotta ad Aids, malaria e tubercolosi che non si tradurranno mai in realta’. Il monito arriva dall’associazione ‘Medici Senza Frontiere’ che, in una nota, ricorda come ”ogni anno gli 8 Paesi piu’ ricchi del mondo si riuniscono e annunciano impegni a favore del diritto alla salute e alla vita dei piu’ poveri. Ma fino a oggi queste parole sono rimaste solo sulla carta”. Msf cita quindi una delle ‘promesse da marinaio’: quella del G8 di Okinawa (Giappone) nel 2000, che promise di ridurre del 25% il numero di giovani colpiti da Hiv/Aids entro il 2010, di ridurre del 50% prevalenza e mortalita’ per tubercolosi entro il 2010 e di dimezzare l’incidenza della malaria. A 4 anni da quelle promesse il quadro e’ ben diverso: il numero di bambini di meno di 15 anni colpiti da Hiv/Aids e’ quasi triplicato, da 1,3 milioni nel 2000 a 3,2 milioni nel 2002. Nello stesso periodo, il numero totale di persone sieropositive nel mondo e’ globalmente aumentato da 34 a 42 milioni. Piu’ di 3 milioni di persone sono decedute a causa dell’Hiv/Aids solo nel 2003. La prevalenza globale della tubercolosi e’ solo leggermente aumentata (+1,5%), ma l’incremento e’ quattro volte piu’ alto in Africa. L’anno scorso la Tbc ha ucciso 2 milioni e mezzo di persone e ne ha fatte ammalare 8 milioni. L’incidenza della malaria e’ rimasta invariata, ma la mortalita’ dei bambini di meno di 5 anni e’ duplicata, e addirittura quintuplicata, in certe regioni dell’Africa, parallelamente all’aumento della resistenza del parassita ai farmaci utilizzati abitualmente. Ogni anno in Africa muoiono per la malaria 1-2 milioni di persone


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