Salute

Aids: Medici senza frontiere, le bugie di Merck & Company

Non sono state mantenute le promesse della multinazionale farmaceutica circa una riduzione di prezzo per i farmaci anti-Aids venduti nei Paesi in via di sviluppo

di Redazione

Non sono state mantenute le promesse della multinazionale farmaceutica Merck & Company circa una riduzione di prezzo per i farmaci anti-Aids venduti nei Paesi in via di sviluppo. E’ quanto afferma l’organizzazione Medici senza frontiere che chiede ora un’azione immediata per rendere accessibile il farmaco, portando il prezzo a 0,13 dollari. ”Piu’ di 16 mesi fa – informa la nota di Msf – la Merck annuncio’ che avrebbe ridotto il prezzo di un farmaco di prima linea per la lotta all’Aids a base di efavirenz (EFV) a meno di un dollaro al giorno per paziente nei Paesi in via di sviluppo. A tutt’oggi – secondo fonti trasmesse da Medici senza frontiere – l’offerta non si e’ ancora materializzata”. L’EFV e’ tra gli antiretrovirali raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della sanita’ per il trattamento di prima linea dell’Aids ed e’ un elemento essenziale della terapia antiretrovirale combinata, specialmente nei pazienti affetti contemporaneamente da HIV e tubercolosi. ”Gli annunci di riduzione dei prezzi non hanno alcun senso – spiega l’organizzazione – se non sono seguiti dall’immediata registrazione del farmaco nei Paesi cui si rivolge l’offerta. L’annuncio diffuso dalla Merck nell’ottobre 2002 si riferiva a una nuova formulazione di EFV in compresse da 600mg: questa nuova formulazione consente ai pazienti di assumere l’intero dosaggio giornaliero con una sola pasticca, invece delle tre assunzioni necessarie con la preesistente formulazione da 200mg. Si tratta di una semplificazione importante, soprattutto per i pazienti che vivono in contesti di estrema poverta’. Ma a oltre 16 mesi dall’annuncio – sottolinea Msf – la Merck non ha ancora registrato la nuova formulazione in molti Paesi in via di sviluppo flagellati dall’epidemia di Aids, come per esempio Sudafrica, Malati e Nigeria. Il farmaco non e’ dunque disponibile per i pazienti di questi Paesi”. Al contrario, continua la nota dell’organizzazione, ”in molti dei paesi in via di sviluppo la ‘vecchia’ formulazione di EFV in compresse da 200 mg e’ registrata da anni”. ”Il risultato del rifiuto della Merck di abbassare i prezzi, spiega infine Msf – e’ che i malati dei Paesi pi? poveri sono costretti a pagare quotidianamente un prezzo che e’ del 44% superiore a quello scontato annunciato dalla Merck per la terapia semplificata ‘once a day’ ”. Perche’? Il motivo, secondo Medici senza frontiere ”e’ che non esiste concorrenza di farmaci generici per l’EFV e per questo la Merck e’ libera di fissare il prezzo che vuole e di ritardare le procedure di registrazione”. L’annuncio degli sconti per i paesi poveri e’ stato diffuso dalla Merck nel momento in cui l’industria stava lanciando sui mercati USA ed europeo la nuova formulazione da 600mg. ”Evidentemente – accusa Ellen T’Hoen, direttore della Campagna per l’Accesso ai farmaci di Msf- l’offerta era piu’ mirata a conquistare l’attenzione dei media occidentali che ad aiutare davvero i pazienti dei Paesi piu’ poveri. Se l’obiettivo fosse stato quello di rendere il farmaco pi? accessibile nel Sud del mondo, la Merck avrebbe intanto immediatamente abbassato il prezzo delle formulazioni da 200 mg”.


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