Salute
Aids, Mandela attacca Big Pharma
Domani il processo che oppone il governo sudafricano alle multinazionali farmaceutiche
Alla vigilia della ripresa del processo che oppone il governo sudafricano alle multinazionali farmaceutiche, Nelson Mandela attacca Big Pharma (come viene soprannominato il gotha delle multinazionali farmaceutiche). “Credo che i gruppi farmaceutici stiano sfruttando la situazione che c’è in Paesi come il Sudafrica – ha detto l’ex presidente in un’intervista alla televisione nazionale -: impongono prezzi esorbitanti, che sono al di sopra delle possibilità dei malati di Aids. Questo è completamente sbagliato, e va condannato”.
Ma Mandela non ha avuto riguardi neanche per il suo successore, Thabo Mbeki, e per la sua politica in materia di Aids. “Devo però anche dire che dobbiamo assumerci la responsabilità per non aver fatto abbastanza per far cambiare idea alle società farmaceutiche”.
La dichiarazione è una delle poche fatte da Mandela sulle scelte politiche del suo successore: dal momento del ritiro, l’82enne premio Nobel per la Pace ha sempre fatto attenzione a non oscurare con la sua personalità quella di Mbeki.
In fatto di Aids – un’emergenza nazionale in Sudafrica, con 4,7 milioni di casi accertati, ovvero una persona su nove – i due non sono mai andati d’accordo. Mandela aveva già condannato le posizioni di Mbeki, che aveva contestato l’interpretazione diffusa per cui l’Aids dipende dal virus Hiv.
La divergenza di vedute è passata in secondo piano alla vigilia dell’apertura del processo che vede le 39 multinazionali del farmaco contro il governo. Al centro delle contestazioni c’è una legge promulgata proprio da Nelson Mandela nel 1997: il provvedimento consente al Sudafrica di importare e produrre una versione più economica e non protetta da brevetto delle medicine usate per combattere l’Aids.
Le aziende farmaceutiche hanno impugnato la legge e sono riuscite a bloccarne l’applicazione, sostenendo che la legge – se applicata – concederà al ministero della Sanità sudafricano poteri arbitrari e in violazioni di tutti gli accordi internazionali sul commercio.
Il governo sudafricano, quanti sono impegnati nella lotta contro l’Aids e le organizzazioni internazionali per i diritti umani, affermano che le industrie farmaceutiche stanno cercando di trarre profitti da un incubo che minaccia di devastare il Sudafrica e decine di altre Paesi in via di sviluppo. Il processo riprenderà domani.
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