Salute

Aids: malati più di 28 milioni di africani

Lo rivela un rapporto dell'Onu presentato il 25 giugno a Ginevra

di Carlotta Jesi

Più di 28 milioni di africani vivono con il virus dell’Hiv e, in alcuni stati del Contiente, più del 30% della popolazione è infetto. Lo rivela un rapporto di Unaids, il programma delle Nazioni Unite contro l’Aids, presentato il 25 giugno a Ginevra.

L’impatto sociale ed economico di questa epidemia? «Un orrore», hanno spiegato i funzionari dell’Onu presentando i dati alla viglia del G8 del Canada che ai problemi dell’Africa ha dedicato un’intera giornata di lavori.
«Gli effetti devastanti dell’Aids stanno cancellando decenni di progresso nello sviluppo», ha dichiarato il direttore di Unaids Peter Piot, «ogni elemento della società africana – dagli insegnanti, ai soldati ai contadini – oggi vive sotto la minaccia dell’Hiv».

I dati presentati dall’Onu parlano da soli: secondo Unaids, negli Stati africani più colpiti dal virus più di un quarto della forza lavoro sarà morto di Aids prima dem 2020. La produttività si è già ridotta del 50% a causa del virus. E, secondo Unaids, circa 7 milioni di contadini sono già morti per Aids danneggiando moltissimo la produzione agricola del continente.

Particolarmente grave la situazione in Burkina Faso e in Zambia. Nel primo Paese, un quinto delle famiglie rurali hanno abbandonato il lavoro nei campi a causa della malattia. Nel secondo, più dei due terzi delle morti fra i manager sono state attribuite all’Hiv.

UNAIDS lancerà il suo rapporto sull’epidemia worldwide il 2 luglio a New York.

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