Salute

Aids: lettera di protesta delle associazioni al Governo

Per la posizione assunta nella recente sessione speciale dell'Onu dove l'Italia non è rappresentata ad alto livello

di Redazione

Le associazioni che si occupa di lotta contro l?Aids hanno inviato una lettera di protesta per la posizione assunta dal Governo italiano alla sessione speciale delle Nazioni Unite appena conclusosi a New York. L?Italia era rappresentata solo dal direttore per la cooperazione e lo sviluppo.

Ecco il testo della lettera

Al Presidente del Consiglio

Al Ministro della Sanità

Ill.mo Sig. Primo Ministro,

nei giorni scorsi si e’ conclusa a New York la prima sessione speciale delle Nazioni Unite interamente dedicata al problema HIV/AIDS. Alla conferenza hanno partecipato 189 paesi, rappresentati ai massimi livelli politici ed istituzionali. Nonostante l’appello rivoltole personalmente, da parte del responsabile per la lotta all’AIDS, il fisico Belga Peter Piot, affinché l’Italia fosse rappresentata ai massimi livelli, l’unico delegato presente per il nostro paese era il Direttore del Direttorio Generale per la Cooperazione e lo sviluppo, il Dott. Magliano.

Pur senza mettere in dubbio il valore e la preparazione del Dott. Magliano riteniamo che tale decisione rappresenti un grave segnale da parte del Governo appena eletto. L’Italia e’, tuttora, uno dei paesi più colpiti dall’epidemia di HIV/AIDS nell’area del mediterraneo, crocevia di importanti flussi migratori. Come membro dell’unione Europea si dovrà fare carico dell’ingresso nell’unione di 12 paesi dell’Est Europeo, un area nella quale accesso ai trattamenti e rispetto dei diritti umani sono tuttora inferiori agli standard europei.

I temi discussi nel corso della conferenza di New York sono stati inoltre definiti, sin dall’inizio, un emergenza planetaria ed uno dei temi prioritari in materia di politica globale. Il fatto che il nostro paese non abbia ritenuto opportuno essere presente con una delegazione che fosse espressione del parlamento e/o del governo recentemente eletto dai cittadini ci sembra un segnale preoccupante per il futuro, un insulto per tutte le persone che sono morte e che hanno sofferto per l’epidemia negli ultimi 15 anni, una gravissima mancanza di attenzione nei confronti della comunità delle persone con HIV/AIDS ed un incredibile segnale di miopia politica che ha screditato l’Italia nei confronti della comunità internazionale.

Nel denunciare quanto avvenuto in occasione della conferenza delle nazioni unite di New York, ci auguriamo che ciò non rappresenti il segnale della linea che il governo intende tenere rispetto ad un problema che riteniamo richieda una chiara ed inequivocabile assunzione di responsabilità da parte del governo e del parlamento, ai massimi livelli politici ed istituzionali, la massima attenzione da parte del Ministero della Sanità, la partecipazione diretta delle associazioni espressione della società civile, il coinvolgimento delle persone direttamente colpite dalla malattia, dei loro rappresentanti, e della comunità scientifica.

La posizione riportata dal Dott. Magliano propone che il fondo globale per l’AIDS sia indipendente dalle stesse Nazioni Unite. Tale proposta converge con il piano che verrà presentato dal governo Italiano nel corso del prossimo incontro di Genova, che prevede il controllo e la gestione del fondo da parte della banca mondiale, un ente che ha non poche responsabilità rispetto alla situazione nei paesi in via di sviluppo ed all’interno della quale esistono criteri di rappresentanza proporzionali alle quote nazionali.

Qualora tale principio venisse accolto le Nazioni Unite ne uscirebbero certamente indebolite, vi sarebbero paesi rappresentati tre volte (quelli del G8 – da un loro rappresentante, dal (o dai) rappresentante (i) delle Nazioni Unite e da quello della Banca Mondiale, nella quale i paesi membri pesano in virtù del capitale versato).

Vale la pena di sottolineare tale proposta è stata elaborate senza coinvolgere in alcun modo la società civile, e che, anzi, la proposta del Fondo fu lanciata dal Ministero del Tesoro senza alcuna consultazione con il Ministero della Sanità.

Filippo von Schloesser

Nadir HIV Treatment Groups, Roma

LILA [Lega Italiana per la Lotta contro l?Aids], Nicoletta Dentico [Medici Senza Frontiere], Mauro Guarienieri [Italian Community Advisory Board], Massimo Fantoni [Istituto di Malattie Infettive, Università Cattolica, Roma], Fernando Aiuti [ANLAIDS], Rosaria Iardino [Gruppo Nazionale Persone Sieropositive ANLAIDS], Rosaria Iardino [GITA], AdOCS [Associazione degli Operatori di Cooperazione allo Sviluppo], Don Ulisse Frascali [Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo], Associazione Vivere il Tempo, Milano, Giove Becaqua [Associazione Positifs, Roma], Diego Scudiero [LILA Bologna]

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.