Aids, in Italia la diminuzione è sotto le previsioni

Sono diminuiti, ma di pochissimo rispetto alle previsioni: è il quadro, con molte ombre, dell’Istituto Superiore di Sanità riguardo ai casi di Aids in Italia. Non cala nemmeno il numero dei nuovi infetti, ed e’ tornato l’allarme bambini: davanti all’incubo di un ritorno dei tempi bui, l’Anlaids ha promosso la rituale iniziativa in 2600 piazze italiane dove, da venerdi’ Santo alla domenica di Pasqua saranno venduti i bonsai (ulivo e azalea rossa) per finanziare ricerche e campagne di educazione. Secondo i dati del Coa (centro operativo aids) dell’Istituto Superiore di Sanita’, i casi nel 2001 erano stati 1744 mentre nel 2002 sono stati 1330, con una diminuzione di gran lunga inferiore alle previsioni. A Novara, Asti, Imperia, Como, Venezia, Piacenza, Forli’, Massa Carrara, Livorno, Perugia, Benevento, Pescara, Caltanissetta, Cagliari, Lecco e Rimini, infatti, c’e’ stato addirittura un rialzo dei casi. Solo in due province, Belluno e Gorizia, non si e’ verificato nessun nuovo caso. Sempre in cima alla lista nera, invece, figura Milano con 8030 casi, seguita da Roma con 5934, Brescia (1973). “Si e’ abbassata la guardia – ha detto Fernando Aiuti, presidente dell’Anlaids – di fronte a un virus che si vince solo con le armi della ricerca e dell’informazione”. E torna l’attenzione verso i bambini: dopo una situazione stazionaria nel 1999 e nel 2000 con 11 casi e un calo di 9 casi nel 2001, lo scorso anno i casi di contaggio dei minori sono stati 11. Salgono cosi’ a 725 i bambini malati dall’inizio dell’epidemia (1982) al 31 dicembre 2002. Due nuovi casi di bambini affetti dall’aids si sono verificati in Lombardia, Lazio, Piemonte e Sicilia mentre in Puglia uno solo. Dall’inizio dell’epidemia i casi sono stati 51172 e sempre la Lombardia anche per tasso di incidenza (casi ogni 100 mila abitanti) e’ riusltata prima con un indice del 5,6.