Salute

Aids: in diminuzione in 15 regioni su 20

Per la prima volta in 9 province non e' stato registrato nessun caso nell'ultimo anno

di Gabriella Meroni

I casi di Aids sono in calo in 15 regioni su 20 e per la prima volta in 9 province non e’ stato registrato nessun caso nell’ultimo anno. E’ quanto emerge dai dati del Centro operativo Aids (Coa) dell’Istituto superiore di sanita’, resi noti oggi dall’Associazione italiana per la lotta contro l’Aids (Anlaids). La stessa associazione annuncia, da domani a domenica, l’arrivo dei bonsai Anlaids sulle piazze italiane, che permetteranno di finanziare la ricerca e l’assistenza. Secondo i dati del Coa i casi di Aids nell’ultimo anno si sono ridotti in 15 regioni. Fanno eccezione Liguria, Calabria e Basilicata, dove e’ stato invece registrato un aumento, mentre in Abruzzo e Valle d’Aosta la situazione e’ stazionaria. Ottima la situazione in 9 province. A Belluno, Gorizia, Lodi, Rieti, Frosinone, Benevento, Matera e Ragusa non si e’ registrato nessun caso nel 2001. Il record va pero’ a Isernia, dove non si e’ registrato nessun caso negli ultimi tre anni. ”Sono dati importanti e che lasciano sperare ~ ha detto il presidente dell’Anlaids, Fernando Aiuti – ma non si deve assolutamente abbassare la guardia. Occorre aiutare la ricerca e l’assistenza”.

Ecco la realta’ italiana regione per regione, secondo
l’ultimo rapporto del Coa:
– LOMBARDIA: e’ al primo posto in Italia per numero di casi. Se
ne registrano 15.013 dall’inizio dell’epidemia, nel 1982. Nel
2001 si sono registrati 380 casi contro i 550 del 2000;
– LAZIO: 6.403 casi dal 1982; 147 nel 2001, 247 del 2000;
– EMILIA ROMAGNA: 4.803 casi totali; 141 nel 2001, 206 del 2000;
– PIEMONTE: 3.307 casi; 84 nel 2001 contro i 127 del 2000;
– TOSCANA: 3.005 casi; 90 nel 2001, 111 del 2000;
– VENETO: 2.829 casi; 64 nel 2001, 79 del 2000;
– LIGURIA: 2.481 casi; 59 nel 2001, 54 del 2000;
– SICILIA: 2.091 casi; 40 nel 2001, 88 del 2000;
– PUGLIA: 1.876 casi; 55 nel 2001, 80 del 2000;
– CAMPANIA: 1.801 casi; 50 nel 2001; 94 casi del 2000;
– SARDEGNA: 1.490 casi; 25 nel 2001, 39 del 2000;
– MARCHE: 795 casi; 32 nel 2001, 41 del 2000;
– CALABRIA: 474 casi; 18 nel 2001, 10 del 2000;
– FRIULI VENEZIA GIULIA: 388 casi; 6 nel 2001, 18 del 2000;
– UMBRIA: 382 casi; 9 nel 2001, 21 casi del 2000;
– ABRUZZO: 376 casi; 15 nel 2001 come nel 2000;
– TRENTO: 287 casi; 4 nel 2001, 5 del 2000;
– BOLZANO: 204 casi; 6 nel 2001, 11 del 2000;
– BASILICATA: 141 casi; 4 nel 2001, 3 del 2000;
– VALLE D’AOSTA: 67 casi; 2 nel 2001 come nel 2000;
– MOLISE: 37 casi; 2 nel 2001, 5 nel 2000.

A questi casi ne vanno aggiunti 733 di origine ignota (42 nel 2001, 51 del 2000) e 350 di cittadini stranieri (21 nel 2001, 19 del 2000). 7 i casi pediatrici nel 2001 (11 nel 2000), dei quali 3 nel Lazio (2 nel 2000), 2 in Emilia Romagna (1 nel 2000), 1 in Abruzzo (nessuno nel 2000) e 1 in Umbria (uno nel 2000). Dall’inizio dell’epidemia al 31 dicembre 2001 sono stati 711.

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