Cade anche l?ultimo muro dell?Est. Quello dell?Aids. La relativa immunità dalla sindrome di Paesi come Russia, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Lettonia, Lituania è infatti stata cancellata dal fenomeno delle migrazioni di massa, dalla povertà della Russia, dalla diffusione di droga, prostituzione, turismo sessuale. Tanto che ora si rischia una impennata dei contagi. La denuncia viene dai rappresentanti di quei Paesi, convenuti a Roma, a Villa Maraini, per un convegno con 13 società di Croce Rossa e mezzaluna Rossa, presente il rappresentante dell?organismo Onu che si occupa di Aids (Unaids).
La soluzione trovata per arginare il fenomeno è l?organizzazione di una ?task force? europea (ci saranno oltre all?Italia anche Spagna, Svezia, Finlandia e Norvegia), con il compito di coordinare e incentivare l?opera di prevenzione e di apprestare programmi transnazionali. Mariapia Garavaglia, commissario straordinario della Croce rossa italiana, ha proposto come ricetta quella sperimentata da anni a Villa Maraini.
In particolare: l?offerta gratuita delle analisi della carica virale a tutti gli emarginati, senza distinzione. E in più il patrocinio e la tutela degli ammalati e dei sieropositivi, al fine di scongiurare l?emarginazione che è la causa del contagio.
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