Salute

Aids, i Paesi ricchi devono “coprire” i costi dell’epidemia nei Pvs

Parola di Stefano Vella, presidente del programma italiano di ricerca clinica sull'Aids, e dell'International Aids society, al sesto Congresso internazionale sulla malattia in Asia

di Redazione

“L’imperativo e la sfida di questo secolo sarà quello di coprire i costi dell’epidemia di Aids nei Paesi poveri, costi che dovranno essere affrontati dai Paesi ricchi”. Parola di Stefano Vella, virologo e presidente del programma italiano di ricerca clinica sull’Aids, nonché dell’International Aids society, che è intervenuto al sesto Congresso internazionale sulla malattia in Asia e nel Pacifico, concluso oggi a Melbourne (Australia).
Vella ha stimato il costo della “sfida” all’Hiv nel mondo in via di sviluppo tra i 3,5 e i 4,5 miliardi di dollari Usa all’anno. “I prezzi dei farmaci anti-retrovirus sono il maggior ostacolo all’accesso alla terapia in questi Stati”, ha detto. “Sappiamo che di recente vi sono stati cambiamenti favorevoli, come la crescente disponibilità di farmaci generici e la volontà della case farmaceutiche di fornire farmaci su base no-profit, ma serve molto di più, non solo per finanziare i farmaci, ma per le infrastrutture per somministrarli: un carico che solo il Nord del mondo può sostenere”.
La conferenza, a cui hanno partecipato oltre 3mila delegati di 40 Paesi tra cui 36 ministri, è stata condotta lungo i temi della prevenzione, cure, sessualità e determinanti socio – economiche, con sessioni sui popoli indigeni e Hiv e sulle donne e Aids, oltre che relazioni sulle ultime ricerche per lo sviluppo di un vaccino.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.