Welfare

Aids/Hiv, Bertolaso: «Un percorso per le case alloggio»

L'assessore al Welfare di Regione Lombardia annuncia un incontro con i responsabili delle 23 strutture che avevano denunciato il rischio chiusura. «Sarà anche l'occasione di ripensare il modello di offerta e presa in carico»

di Giampaolo Cerri

Un incontro a metà del mese di dicembre con i referenti delle Case alloggio per i malati di Hiv/Aids lombarde che, nei giorni scorsi, avevano denunciato il rischio chiusura per le loro strutture: lo ha annunciato Guido Bertolaso, assessore al Welfare. Obiettivo, spiega l'agenzia di Regione, LombardiaNews, «attivare il percorso di accreditamento che permetterebbe loro di accedere ad eventuali risorse».

Secondo l'assessore che ha sostituito Letizia Moratti alla guida della Sanità lombarda, «questo percorso è un’occasione per capire come rinnovare il modello di offerta e presa in carico delle Case Alloggio (che risale agli anni ’90) rendendolo più sostenibile, utilizzando al meglio le risorse disponibili anche rispetto al totale cambiamento di scenario della patologia Hiv».

Con l’occasione, Bertolaso ha anche ricordato un'altra delibera approvata dalla Giunta, quella «che prevede un aumento del 2,5% delle tariffe in corso (oltre 250.000 euro in più per circa 220 posti letto) delle rette, in coerenza con quanto previsto ed attuato per tutto il settore dalle unità di offerta sociosanitaria».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.