Salute

Aids: Fondo globale, stanziati 6 mld di euro, ne servono altri 7

Sono stati già stanziati 6 miliardi di euro, ma per il biennio 2005-2007 ne occorrono altri 7. E' l'appello lanciato oggi da Richard Feachem, direttore esecutivo del Fondo Globale

di Paul Ricard

Sono stati gia’ stanziati sei miliardi di euro, ma per il biennio 2005-2007 ne occorrono altri sette. E’ l’appello lanciato oggi da Richard Feachem, direttore esecutivo del Fondo Globale per la lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria, a Roma per la seconda riunione della Conferenza di rifinanziamento. Il Fondo Globale, istituito a seguito del G8 di Genova, necessita di nuove risorse per continuare nella lotta alle malattie che mettono in ginocchio il pianeta. Dall’estate 2001 il progetto ha conosciuto una rapida crescita: trecento programmi attivi in centotrenta Paesi. Per raccogliere fondi, secondo Feachem, si sono dimostrate ”utili le conferenze internazionali per il rifinanziamento”. Dopo Roma, il prossimo appuntamento sara’ il 5 e 6 settembre a Londra, in un incontro presieduto da Tony Blair e Kofi Annan. In occasione della riunione alla Farnesina, Annan ha inviato un rigraziamento speciale al ministro degli Esteri Gianfranco Fini, e al governo italiano per aver consentito al Fondo Globale di svolgere a Roma la campagna. ”In vista della riunione del G8 a Gleneagles in Scozia – ha affermato Feachem – ci aspettiamo che i Paesi europei compiano passi decisi nell’impegno a favore del Fondo Globale. Pochi giorni fa – ha spiegato Feachem – Chirac ha promesso di raddoppiare l’impegno della Francia. Dal 2007 versera’ ogni anno 300 milioni di euro. Speriamo che non resti un caso isolato”. Gli Stati Uniti sono il primo donatore internazionale, seguiti dalla Francia. L’Italia ha stanziato un contributo di cento milioni di euro all’anno, la piu’ grande sovvenzione mai elargita dal nostro governo ad organizzazioni internazionali. Feachem ha espresso la speranza che entro il 2015 i Paesi raggiungano l’obiettivo ancora lontano di dedicare lo 0,7% del Pil agli aiuti per lo sviluppo. Molte le proposte che sono state messe in campo per agevolare i crediti internazionali. Dall’IFF (International Financing Facility) ideata dal cancelliere dello Scacchiere britannico, Gordon Brown, alla recente proposta franco-tedesca di tassare i collegamenti aerei per poter raggiungere i Millennium Goals. Il Fondo Globale agisce attraverso canali piuttosto diversi da quelli tradizionali (scegliendo autonomamente i destinatari degli aiuti, cosa questa che lo rende poco attraente per chi, come l’amministrazione Bush, preferisce distribuire direttamente finanziamenti mirati ad associazioni e attori scelti con cura). Non esistono quote prestabilite o divisioni gia’ assegnate. ”A noi – ha spiegato Feachem – arrivano richieste. Il 60% viene scartato, il restante viene analizzato e quindi finanziato. I soldi arrivano alle proposte piu’ interessanti. Sono le idee emerse dalle singole realta’ locali a essere messe in pratica”. Complessivamente, il 60% dei finanziamenti e’ destinato all’ Africa, senza pero’ dimenticare gli altri continenti e in particolare la Russia, la Cina e l’India che, secondo Feachem, rappresentano delle vere e proprie ”bombe a orologeria” per il rischio di epidemie sulla Terra.


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