Salute

Aids: Fondo Globale, l’impegno dell’Italia

il direttore generale della Cooperazione allo sviluppo, Giuseppe Deodato: "Dall'Italia 180 milioni di euro"

di Redazione

L’Italia sostiene con forza la lotta all’ Aids, la tubercolosi e la malaria, che ogni anno uccidono nel mondo sei milioni di persone. Lo ha assicurato il direttore generale della Cooperazione allo sviluppo, Giuseppe Deodato, in occasione della seconda sessione a Roma della conferenza di rifinanziamento del Global fund per la lotta a queste malattie. Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, il Direttore esecutivo del Fondo globale, Richard Feachem, e numerose rappresentanze dei Paesi donatori, dei Paesi destinatari, del settore privato e delle organizzazioni internazionali. L’ Italia , ha precisato Deodato, ha confermato il suo impegno su questo fronte ”sia attraverso il Fondo globale, lanciato al vertice G8 di Genova, che attraverso altri impegni sottoscritti nei canali bilaterali e multilaterali”. L’ Italia, Paese fondatore e membro del Consiglio del Fondo Globale, ne e’ stata sin dall’inizio il secondo principale donatore, preceduta dagli Stati Uniti. Il 16 marzo scorso la Direzione generale della Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina approvo’ la concessione di un contributo finanziario di 100 milioni di euro, il piu’ importante finora concesso dall’Italia ad organizzazioni internazionali. Quello messo a disposizione dall’Italia e’ il piu’ importante contributo finanziario concesso dalla Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Esteri ad organizzazioni internazionali. Nei prossimi mesi l’Italia contribuira’ nuovamente al Fondo Globale con una somma aggiuntiva di altri 80 milioni di euro, portando il totale versato nel corso del 2005 a 180 milioni di euro. ”Quest’anno, il vertice del G8 discutera’ come incrementare l’ aiuto dei Paesi donatori, indispensabile per risolvere i problemi piu’ urgenti che toccano i Paesi piu’ poveri, specialmente in Africa – ha ricordato Richard Feachem -. La vita e i mezzi di sopravvivenza di milioni di persone dipendono dal successo di questo sforzo, e l’Italia puo’ giocare un ruolo chiave per assicurarlo”. Ma, ha rilevato ancora il direttore esecutivo del Fondo Globale, ”se i Governi devono stanziare fondi di grande entita’ in favore di quei Paesi, devono essere sicuri che i finanziamenti vengano ridistribuiti in maniera appropriata. Noi del Fondo Globale vogliamo mostrare alla gente come l’aiuto economico dei loro Paesi potra’ salvare vite umane e permettera’ di costruire infrastrutture sanitarie la’, dove e’ piu’ necessario”. Fin dalla sua istituzione il Fondo Globale applica istanze rigorose e processi di monitoraggio in grado di assicurare che i programmi supportati portino risultati tangibili. L’ erogazione di fondi viene attribuita per un periodo iniziale di due anni e il suo rifinanziamento dipende dai risultati raggiunti. I primi 51 programmi finanziati dal Fondo, due anni fa, hanno realizzato performance promettenti, considerando che la maggior parte ha raggiunto tra l’84% e il 170% degli obiettivi. Grazie alle risorse messe a disposizione dal Fondo Globale, oltre un milione di persone hanno iniziato a essere sottoposte a trattamenti contro l’AIDS, la TBC e la malaria, 200.000 persone ricevono cure per combattere l’AIDS e decine di milioni di persone hanno ricevuto informazioni per proteggersi efficacemente da queste infezioni.


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