Salute

Aids e tubercolosi, un coppia mortale

Giornata mondiale contro l'Aids. “Impossibile sconfiggerla se non si lotta contro la tubercolosi”. Intervista esclusiva all’Inviato speciale dell’Onu per la lotta alla tubercolosi, Jorge Sampaio

di Joshua Massarenti

?Senza una risposta forte contro la tubercolosi, la lotta all?Aids resta una battaglia persa in partenza?. Così l?ex presidente del Portogallo Jorge Sampaio, dal maggio 2006 Inviato Speciale delle Nazioni Unite per la lotta contro la tubercolosi, in un?intervista esclusiva rilasciata al settimanale Vita da domani in edicola. Sampaio approfitta della Giornata mondiale della lotta contro l?Aids per ricordare ?una pandemia, quella della tubercolosi, troppo a lungo ignorata?. Male.

?Tbc e aids sono due facce della stessa medaglia e lottare contro una di esse senza prendere in considerazione l?altra mette in scacco qualsiasi tipo di intervento?. Quelle di Sampaio non sono parole campate per aria. ?L?Organizzazione mondiale della Sanità? precisa l?Inviato Speciale dell?Onu, ?calcola che dei due milioni di persone uccise ogni anno dalla tubercolosi, il 15% risulta infetto dall?Hiv. Viceversa, la tbc rappresenta il 13% delle cause di decesso fra le persone colpite dall?Aids?. Purtroppo, ?siamo confrontati ad una crescita drammatica dei casi di co-infezione Aids/tubercolosi?.

Da cui la necessità di adottare strategie comuni per contrastare la diffusione di entrambi le pandemie laddove colpiscono di più, ovvero il Sud-Est asiatico e l?Africa. ?Sono continenti? sottolinea Sampaio, ?in cui è necessario estendere l?accesso ai farmaci e alle cure della malattie, rafforzare le strutturare sanitarie dei paesi più colpiti da Aids e tbc e, soprattutto, intensificare campagne di prevenzione comuni Aids-tbc che risulteranno determinanti per raggiungere gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite?.

Da qui al 2015, il piano Stop alla tubercolosi intende salvare 14 milioni di esseri umani, di cui tre milioni colpiti dall?Hiv. ?Ma di questo passo, sarà dura? ammonisce l?ex presidente del Portogallo. Infatti mancano all?appello 31 miliardi di dollari. Congratulandosi con ?l?apporto di finanziatori privati come la Fondazione Bill e Melinda Gates (protagonista nel gennaio 2006 di una donazione peri a 600 milioni di dollari per la lotta alla tbc, ndr), la sconfitta della tubercolosi passa per un impegno molto più forte dei governi?. Previo il fallimento della strategia mondiale anti-aids.

Sintesi del Rapporto di Unaids (2006)

Nel settembre del 2000, con l?approvazione unanime della dichiarazione del millennio, 189 capi di Stato e di governo sottoscrissero un patto globale contro la povertà nel mondo. Degli otto obiettivi individuati, il sesto riguarda la lotta all?Aids, alla malaria e altre malattie infettive come la tubercolosi. In particolare, paesi ricchi, intermediari e poveri si impegnarono da lì al 2015 a fermare la diffusione del virus dell?Hiv nel mondo e a controllare altre pandemie quali malaria e tbc invertendone la tendenza. A sei anni di distanza, il rapporto pubblicato il 21 novembre scorso dal Programma Onu contro l?Aids (Unaids) lascia poche speranze quanto alla possibilità di agguantare l?obiettivo. Nel 2005 si contano 39,5 milioni di persone colpite dal virus, 2,6 milioni di casi in più rispetto al 2004. Purtroppo, la crescita non risparmia nessun continente. L?Africa rimane quello più colpito con due terzi delle persone infette e con il maggior numero di decessi nel mondo (2,1 milioni sui 2,9 milioni registrati nel 2005).

Da questo quadro agghiacciante emergono tuttavia segnali incoraggianti. In alcuni paesi africani, il tasso di prevalenza tra i giovani è in diminuzione. E? il caso del Kenya, della Costa d?Avorio, del Malawi, del Botswana e dello Zambia. Tra le cause di questo nuovo fenomeno, Unaids cita un uso più diffuso del preservativo e la diminuzione dei rapporti sessuali casuali. Altra felice novità secondo Unaids è l?aumento dell?accesso agli antiretrovirali (Arv) che avrebbero consentito di risparmiare la vita a circa due milioni di persone nel 2002. Ma la strada per fermare la pandemia rimane ancora molto lunga. Tra le sfide principali citate dal Programma Onu contro l?Aids, l?intensificazione delle campagne di prevenzione e la necessità di rafforzare la lotta contro tubercolosi e malaria.

Per info, vai su:
www.unaids.org
www.globalfund.org
www.stoptb.org

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