Salute

Aids e debito: ActionAid agli ordini di Bono

Il progetto Band Aid in Italia.

di Emanuela Citterio

Nei loro uffici il più citato è sempre ?lui?, il mito della musica rock e promotore della campagna per la cancellazione del debito. Si tratta di Bono, ovviamente. E loro sono quelli di ActionAid International. I rapporti fra i due sono rimasti stretti, dalla campagna sul debito Jubilee2000 in poi. E da qualche tempo a questa parte le linee fra l?Italia e il Paese della rockstar irlandese sono di nuovo roventi, perché ActionAid è l?organizzazione di riferimento in Italia per il progetto Band Aid. Dal 3 dicembre sarà possibile scaricare dal sito della casa discografica Universal il celebre Do they know it?s Christmas di Bob Geldof e Midge Ure, rifacimento del brano che vent?anni fa lanciò la campagna Live Aid contro la carestia in Etiopia. I proventi saranno raccolti nel Band aid trust fund e saranno destinati nel Darfur (e, a proposito, il governo britannico destinerà l?Iva sui dvd alla causa umanitaria dei promotori: una scelta che dovrebbe fare scuola!). ActionAid si farà promotrice in Italia di una campagna per chiedere l?adempimento delle promesse dei Paesi del G8 nei confronti dell?Africa. E il primo dicembre lancerà una petizione per chiedere al governo italiano il versamento della sua quota sul Fondo globale per la lotta all?Aids.
«L?azione di pressione sul governo e di sensibilizzazione dell?opinione pubblica andrà avanti fino al giorno del G8», spiega Chiara Guerzoni, responsabile della comunicazione. «Stiamo lavorando in collaborazione stretta con Data, l?organizzazione fondata da Bono, e, per Band Aid, con la Universal». Dal primo dicembre la petizione per il governo italiano girerà su internet accompagnata da un gioco animato. Un omino deve trasportare gli aiuti al di là di un fiume; mentre lo si aiuta compaiono in sovraimpressione le promesse fatte dal G8 ai Paesi poveri, e alla fine si arriva alla petizione. All?Italia si chiede di rispettare l?impegno di destinare lo 0,33 del Pil per l?aiuto allo sviluppo dei Paesi poveri, di favorire l?accesso ai farmaci e soprattutto agli antiretrovirali, di stanziare le risorse promesse per la lotta all?Aids.
La musica è un veicolo usato molto di frequente da ActionAid per portare avanti le campagne di sensibilizzazione e ?parlare? con i giovani. Luca Barbarossa, Luca Carboni, Gigi D?Alessio sono alcuni dei testimonial passati in questi anni dalle iniziative dell?organizzazione italiana. «Ma quelli cui ci siamo affezionati di più sono i Subsonica», confessa la Guerzoni. «Siamo stati con loro in tour nell?estate del 2003, ci hanno ospitato nei loro concerti lanciando loro stessi dal palco ai ragazzi il messaggio della lotta all?Aids. Insomma, una partecipazione vera».

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