Salute

Aids: dubbi sui 10 miliardi di dollari stanziati da Bush

Solo 1 miliardo del totale andrà al Fondo Globale. Per gli attivisti è il solito unilateralismo americano

di Carlotta Jesi

Il presidente degli Stati Uniti George Bush ha annunciato di voler stanziare 10 miliardi di dollari per combattere l’Aids nei Paesi poveri triplicando il miliardo di dollari l’anno con cui gli Usa oggi combattono la malattia nel Sud del mondo.

Ma, secondo il Financial Times del 30 gennaio, l’annuncio fatto da Bush durante lo Stato dell’Unione non convince gli attivisti. I loro dubbi?
Primo fra tutti il fatto che, su 10 miliardi di dollari promessi, solo 1 verrà destinato al Fondo Globale per la lotta all’Aids, la tubercolosi e la malaria voluto da Kofi Annan. Fondo che già soffre di mancanza di liquidità e che, teme la società civile, potrebbe essere bypassato dalle iniziative private degli Stati Uniti.

Iniziative che, secondo il Financial Times, rischiano di rimanere impantanate in ostacoli burocratici. Gli attivisti intervistati dal quotidiano inglese hanno infatti forti dubbi che l’Amministrazione americana riesca a stanziare il denaro in tempi brevi come invece può fare il Fondo Globale per la lotta all’Aids.

Il motivo? Tanto per cominciare il fatto che nei Paesi africani e caraibici cui dovebbero arrivare la maggior parte dei nuovi fondi di Bush non esistono missioni di UsAid, l’agenzia governativa americana di aiuto allo sviluppo.

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