Salute

Aids: da Bangkok allarme Save the children sui minori

Entro il 2010, 25 milioni di bambini si ritroveranno senza genitori a causa del virus

di Gabriella Meroni

I bambini sono la componente della popolazione piu’ a rischio per l’Hiv/Aids: nel 2003 sono stati 700.000 i bambini infettati e si stima che, entro il 2010, altri 45 milioni di persone saranno vittime del virus. Di essi piu’ di 3 milioni e 400mila persone saranno minori sotto i 15 anni mentre 25 milioni di bambini si ritroveranno senza genitori, senza casa e a rischio di abusi e discriminazioni legate al marchio infamante dell’Aids.

E’ quanto emerge dal Rapporto “Beyond the Targets” realizzato da Save the Children, la piu’ grande organizzazione internazionale indipendente di tutela e promozione dei diritti dei bambini, e reso noto nel corso della XV Conferenza Internazionale sull’AIDS a Bangkok. Il rapporto sottolinea che l’iniziativa “3 milioni entro il 2005” lanciata nel dicembre 2003 dall’ Organizzazione Mondiale della Sanita’ e dal Programma Congiunto delle Nazioni Unite sull’Aids con l’obiettivo di consentire l’accesso ai farmaci anti-retrovirali a 3 milioni di persone entro il 2005, ha segnato una clamorosa e positiva svolta nelle prospettive di lotta all’HIV-AIDS. Per la prima volta dall’esplosione della pandemia, un piu’ ampio accesso alle terapie offre la possibilita’ di affrontare risposte preventive e non solo tese a mitigare l’impatto della malattia. Questo potrebbe avere positive ripercussioni sulla popolazione infantile: 3 milioni di adulti in cura significa che oltre 6 milioni di bambini legati a questi adulti possono essere identificati prima che i loro genitori e i loro parenti si ammalino e muoiano. “Tuttavia i bambini non sono al centro del dibattito sulle strategie e programmi di lotta ad HIV/AIDS”, commenta Alexandra Martins, del Dipartimento Programmi di Save the Children Italia. “Se, come ci auguriamo, ‘3 milioni entro il 2005′ raggiungera’ il suo obiettivo, la richiesta di cura e protezione dei bambini aumentera’ considerevolmente. I governi e le agenzie impegnati nell’affrontare gli effetti della pandemia sulla vita dei bambini e degli adolescenti debbono essere consapevoli di cio’ e non farsi trovare impreparati dedicando in ogni strategia una particolare e specifica attenzione alle piu’ giovani generazioni”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.