Salute
Aids: attivisti bocciano il piano di George Bush
Bush non ha chiarito se gli Usa acquisteranno farmaci generici dai Paesi poveri che li producono
Il piano d’azione con cui George Bush intende combattere l’Aids nei prossimi 5 anni – e spendere i 15 miliardi di dollari che ha promesso di stanziare contro il virus – si è meritato una secca bocciatura da parte della società civile americana.
Il motivo? Nelle 103 pagine di azione contro l’Aids che ha presentato il 23 febbraio a Washington, il presidente deglo Stati Uniti si è dimenticato di dare una risposta alla domanda che tutto il mondo si pone: Bush comprerà i farmaci generici anti Aids che molti Paesi sono già in grado di produrre o quelli coperti dal brevetto delle multinazionali che hanno finanziato, e rifinanzieranno, la sua campagna elettorale?
La società civile sospetta che Bush sceglierà di non scontentare i suoi finanziatori. Anche perché, ad amministrare i 15 miliardi di dollari che ha destinato alla lotta all’Aids ha scelto proprio un rappresentante della lobby farmaceutica: l’ex amministratore delegato della Eli Lilly Randall Tobias
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