Salute

Aids: a Bologna in calo mortalità tossicodipendenti

E' quanto emerge da uno studio dell'Osservatorio epidemiologico metropolitano dipendenze patologiche dell'Azienda Usl citta' di Bologna

di Paolo Manzo

A Bologna e provincia i tossicodipendenti muoiono meno a causa dell’Aids. Il trend deidecessi e’ in discesa sin dal 1995 quando la percentuale e’ passata dal 13,2 per mille al 3,7 per mille del biennio 1999-2000. E’ quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio epidemiologico metropolitano dipendenze patologiche dell’Azienda Usl citta’ di Bologna che ha seguito 3.600 eroinomani in un arco temporale compreso tra il 1978 e il 2000. Secondo gli esperti, la riduzione dei decessi per Aids puo’ essere messa in relazione con l’andamento generale dell’epidemia, che ha iniziato una lenta discesa a partire dal 1996, e con l’efficacia delle nuove cure. Il calo di mortalita’ per Aids fra i tossicodipendenti bolognesi coincide anche con l’attuazione di strategie come la riduzione del danno da parte di volontari, Comuni e aziende sanitarie. Tra queste vengono ricordati i programmi di scambio siringhe attuati dalle Unita’ di aiuto del Comune di Bologna e dell’ambulatorio mobile per il metadone dell’Azienda Usl citta’ di Bologna, il pronto soccorso sociale e l’intervento nel carcere. Nonostante il calo delle morti per Ads, pero’, rimane alto il numero di tossicodipendenti sieropositivi. Nel 2001 lo erano il 10% dei 3.000 soggetti che a Bologna e provincia fanno uso di sostanze pesanti. I piu’ a rischio sono quelli senza lavoro, con bassa scolarita’ e senza casa.

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