Salute

Aids: a Barcellona attivisti contestano Roche

Secondo gli attivisti Roche ritarda da oltre un anno l'accesso precoce a T-20

di Paul Ricard

Primi scontri alla Conferenza mondiale sull’Aids di Barcellona. Alcuni attivisti del gruppo Act Up Parigi, ‘appoggiati’ nella loro protesta da Rosaria Iardino, a capo del Gita (Gruppo italiano trattamento e adesione, al quale aderiscono persone sieropositive), hanno occupato lo stand dell’azienda farmaceutica Roche, tappezzandolo di striscioni neri con la scritta rosa ‘Act Up’. La protesta, che si e’ ‘accesa’ quando e’ stato chiamato il servizio di sicurezza, riguarda la concessione di un farmaco di nuova generazione, il T-20, un inibitore della fusione. Gli attivisti lamentano, infatti, la scarsa disponibilita’ sul mercato e il mancato rispetto delle promesse fatte da Roche. Intanto la Iardino ha annunciato una nuova protesta molto ‘pesante’, per domani alle 12.00, contro lo stand dell’azienda Gilead. ”Da un anno e mezzo – dicono – l’azienda ritarda l’accesso precoce al T-20, solitamente previsto per un ampio numero di sieropositivi in cura. A gennaio 2002 erano stati concessi solo 450 trattamenti in tutto il mondo, rispetto alle migliaia di pazienti che ne hanno bisogno, perche’ hanno fallito le loro terapie. Si tratta di rispettare un principio etico di accesso precoce a nuove molecole”. ”In Italia – riferisce la Iardino – fino a due mesi erano solo 20 le persone che possono avere a disposizione questo prodotto. E se si chiede perche’, la Roche risponde solo di avere problemi di produzione”.

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