Salute

Aids: 48.488 malati in Italia, più rischi per gli etero

I dati, della commissione nazionale per la lotta all'Aids, sono stati resi noti ieri

di Redazione

Sono 48.488, al 30 giugno 2001, i malati di Aids in Italia. E cresce il contagio tra gli eterosessuali, che diventano quindi la prima categoria a rischio. I dati, della commissione nazionale per la lotta all’Aids, sono stati resi noti dal presidente dell’Associazione politrasfusi Angelo Magrini al termine della riunione di oggi della stessa commissione. Dei 48.488 malati dio Aids, 37.799 sono maschi. I sieropositivi sono invece 104.000 e i bambini in malattia 702. Nel primo semestre del 2001 si sono registrati 989 nuovi casi. Quanto alle categorie a rischio, le persone omosessuali con Aids risultano 7.540, mentre i tossicodipendenti con Aids conclamato sono 28.879; 900 gli omosessuali e tossici malati; 332 gli emofilici e 412 i trasfusi. Ma il dato “più allarmante – afferma Magrini – riguarda proprio gli eterosessuali: le persone che hanno contratto la malattia per contatti eterosessuali sono infatti 8.382, pari al 17,5%, contro l’11,8% dal 1982 al 1994. Gli eterosessuali diventano dunque il primo gruppo a rischio e l’allarme è soprattutto per le donne: rappresentano il 37,4% del totale, contro l’11,1% degli uomini”.


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