Salute

Aids: 40 milioni di ammalati nel mondo

E' quanto emerge dal rapporto presentato ieri dall'Unaids

di Emanuela Citterio

I Paesi in cui si diffonde più velocemente sono quelli dell’ex Unione Sovietica. E’ la prima causa di morte nell’Africa Subsahariana. Alla fine del 2001 avrà colpito 40 milioni di persone. Sono i dati drammatici rivelati ieri dall’ultimo rapporto sull’Aids nel mondo, pubblicato ieri dall’Unaids. “La malattia più devastante che l’umanità abbia mai conosciuto” sta cancellando intere generazioni in Africa ma si sta anche diffondendo con una velocità allarmante anche in Asia, in Cina in particolare, e in molti Paesi dell’America Latina. Le nazioni subsahariane hanno registrato il più alto numero di decessi provocati dall’infezione: 2 milioni e 300mila. Per quanto riguarda gli altri continenti, i dati più drammatici si riferiscono all’Asia, dove si stima vi siano 7 milioni e 100mila sieropositivi, e all’America centromeridionale, nella quale gli infettati sono circa 1 milione e 800mila. Se si esaminano solamente i Caraibi, comunque, si rileva che con il 2 per cento circa degli adulti infettati è la seconda regione più colpita dopo l’Africa subsahariana. Nei Paesi ad alto reddito, come raggruppati dall’Unaids e dall’Oms, il totale di contagiati è di 1 milione e 500mila. Di questi sono 75mila i nuovi casi registrati nel 2001.


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