Famiglia

Aidos : Cinque domande al Ministro Ruggiero

Il debito dei paesi sud del mondo peggiora le già gravi condizioni delle donne. Al G8 la questione femminile non è tra le priorità.

di Barbara Fabiani

Non è più accettabile che 600 milioni di donne siano analfabete, che circa 600.000 di donne muoiano ogni anno per cause connesse con la gravidanza e il parto perché mancano i più elementari servizi di base, che 350 milioni di coppie non abbiano informazioni sulla contraccezione, che 70.000 donne muoiano ogni anno per aborto clandestino, che quasi il 60 per cento dei nuovi casi di malattie trasmesse sessualmente, incluso l’Aids, sia costituito da giovani al di sotto dei 20 anni. L’UNFPA ha calcolato che la spesa totale per migliorare l’assistenza alla salute riproduttiva si aggira sui 17 miliardi di dollari, meno di una settimana della spesa annuale per gli armamenti.

L’Aidos, Associazione italiana donne per lo sviluppo, ricorda ai grandi del G8 che le questioni di genere restano sempre le ultime ad essere discusse e quasi mai con la partecipazione diretta o indiretta di ong e associazioni di donne che da anni, ben venti per quanto riguarda questa ong di cooperazione allo sviluppo, lavorano per l’affermazione dei diritti fondamentali delle donne.

“Abbiamo preso atto del documento “Debt relief and beyond”, elaborato dal gruppo di lavoro coordinato dal Ministero del Tesoro, che verrà presentato dal governo italiano al Summit del G8- dicono quelle dell’Aidos – Avremmo voluto che le varie ONG di cooperazione allo sviluppo, comprese quelle che lavorano sulle tematiche relative alla condizione femminile, avessero potuto dare un contributo all’elaborazione di questo documento. In particolare avremmo potuto portare all’attenzione degli esperti del governo la voce delle donne del Sud del mondo e dire loro che senza un reale miglioramento della condizione femminile non ci può essere reale progresso per i paesi in via di sviluppo. Che in condizioni di povertà estrema, come quelle cui il G8 di Genova vorrebbe offrire delle soluzioni, è il lavoro delle donne, come anche la Banca mondiale ha riconosciuto, a consentire la sopravvivenza di intere famiglie”.

Sulla base di ciò Aidos, e con essa anche le donne del sud del mondo hanno cinque domande da rivolgere al Ministro Ruggero :

· Con il deficit che il governo ha annunciato in questi giorni, quali parti del programma che verrà presentato al G8 il governo italiano pensa realmente di poter attuare?
· Di quanto aumenterà l’aiuto italiano allo sviluppo nel 2002?
· Visto che l’Italia proporrà di cancellare il debito, quale struttura sarà preposta al controllo di come verrà utilizzato il denaro così liberato?
· Come intende il Governo riformare la legge di cooperazione allo sviluppo e integrarvi le questioni di genere?
· E infine, quanto è costato il G8?

Considerato che una borsa di studio per una scuola privata di ottimo livello in Pakistan è di circa 700 dollari l’anno, quante bambine afgane rifugiate in questo paese l’Aidos avrebbe potuto mandare a scuola quest’anno, invece di mettere in stato di assedio una città italiana e donare scialli
alle Signore del G8?

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