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Aido festeggia il 50esimo in Vaticano domenica 26 febbraio

L’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule festeggia i 50 anni della sua fondazione e per l’occasione riunisce in piazza San Pietro, in Vaticano, centinaia di volontari provenienti da ogni parte d’Italia. In questi 50 anni Aido è cresciuta e si è rinnovata: finora sono state quasi 23 mila le manifestazioni di volontà favorevoli espresse tramite DigitalAIDO, il sistema che consente di dare la propria adesione con un semplice click dal pc o smartphone

di Redazione

Aido, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, compie 50 anni. Per festeggiare simbolicamente questo importante traguardo, oltre 500 persone, tra dirigenti e volontari provenienti da tutta Italia, si ritroveranno in piazza San Pietro in Vaticano domenica 26 febbraio 2023, per la recita della preghiera dell'Angelus con papa Francesco, cui seguirà un momento conviviale. Sarà per Aido un momento di festa e riflessione su quanto realizzato in questo primo mezzo secolo di vita, da quando cioè l’informatore farmaceutico di origini friulane Giorgio Brumat s’impegnò in prima persona, con passione e determinazione, a favore dei tanti malati in attesa di un trapianto, fondando il 14 novembre 1971 un primo nucleo di donatori nella provincia di Bergamo (Dob). Il 23 febbraio 1973 nacque Aido.

Aido da papa Francesco, un appuntamento che si rinnova

L’evento di domenica 26 febbraio avrà una forte valenza simbolica anche perché resta vivo il ricordo dell’udienza che il pontefice concesse all’associazione nell’aprile 2019, nella sala Clementina del Palazzo apostolico, alla presenza di ben 400 volontari e dei massimi dirigenti di Aido. In quell’occasione il Papa definì la donazione come “espressione della fraternità universale che lega tra loro tutti gli uomini e le donne, un’esperienza profondamente umana e carica di amore”.

Non nasconde l’emozione la presidente nazionale di Aido Flavia Petrin: «Manifesteremo la nostra gioia e vicinanza a Francesco, un papa che non ha mancato in questi anni di sostenere la nostra causa. Non possiamo non ringraziarlo per le parole cariche di umanità a favore della donazione. Quello di domenica sarà un momento di festa e preghiera, finalmente in presenza dopo le restrizioni imposte dalla pandemia da Covid».

In questi 50 anni Aido è cresciuta e si è rinnovata, ma non è mai cambiata la sua mission: l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini sulla cultura del dono. È stato fatto tanto e ancora molto resta da fare, se si considerano le migliaia di persone in attesa di un trapianto, ultima possibilità di cura. «È necessario – spiega la Petrin – continuare a lavorare affinché i cittadini possano esprimersi in vita in maniera consapevole sulla possibilità di donare. Per questo da poco più di un anno Aido ha lanciato un nuovo canale, DigitalAIDO, il sistema che consente di dare la propria adesione con un semplice click dal pc o smartphone, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24. Pochi passaggi che possono fare realmente la differenza, non solo per chi sta male oggi ma anche per noi, che potremmo trovarci in futuro nelle condizioni di avere bisogno di un trapianto. Finora sono state quasi 23 mila le manifestazioni di volontà favorevoli espresse con questo strumento».

Appuntamento a domenica 26 febbraio a San Pietro, dunque. «Il mio ringraziamento va, infine, – conclude la presidente Petrin – a tutti coloro che si impegnano ogni giorno per la causa del dono: ai nostri soci che sono ormai quasi un milione e mezzo in tutta Italia e agli oltre 8 mila volontari attivi che animano con passione la nostra associazione presente sul territorio nazionale con le sue 20 sezioni regionali, 90 sezioni provinciali e 832 gruppi comunali. Festeggiamo 50 anni di Sì alla vita, pronti ad affrontare le prossime sfide».

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